Nicola Panascì, messinese deportato dal nazi-fascismo

Ufficiale dissidente nell'Italia fascista. Grecista. Deportato nei lager nazisti. Al limite di una fossa intimatagli di scavarsi... Nicola Panascì era mio zio. Ed era Comunista. Integro durante e dopo il regime...si sarebbe indignato e avrebbe anche pianto dello scempio perpetrato ad una ideologia impietosamente distrutta dalla fame di potere e pagnottismo

Mimma Cucinotta


Dissidente nell’Italia fascista, ufficiale docente di greco e latino, Nicola Panascì, classe 1913, fu deportato nei lager nazisti. Gli fu intimato lo scavo di quella che sarebbe stata la sua fossa. Poi l’arrivo della Armata Rossa.
Era mio zio ed era Comunista.
Lo fu a costo della vita durante il regime. Tornò vivo dalla prigionia nel campo di concentramento ma ….
Al centro del dibattito accademico e intellettuale tra gli anni ’50 e ’70 a Messina, (la storica libreria Ferrara sul viale San Martino fulcro di incontri), Nicola Panascì e tanti come lui protagonisti soprattutto nel Coraggio e nelle Azioni, riterrebbe certamente, impietoso penoso vergognoso patetico vacuo e profondamente dannoso lo scenario attuale.
Mistificatorio di una ideologia barbaramente trucidata da decenni …. Nicola Panascì avrebbe pianto di dolore !

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