La zona industriale della città portuale di Tianjin nel nordest della Cina è stata colpita da una seie di devastanti esplosioni, intorno alle 23.30 ora locale di ieri, causando 50 morti e oltre 700 feriti, tra cui 12 vigili del fuoco.
La spaventosa deflagrazione è partita da un deposito di prodotti chimici determinando un incendio di proporzioni inimagginabili, tanto che una nube nera molto tossica si è dilagata per chilometri di distanza, accompagnata da materiali saltati nel corso della esplosione.
Lo scenario che si è presentato alle persone presenti al momento della tragedia è stato infernale. Una palla di fuoco ha illuminato l’intera metropoli, e molti hanno pensato si trattasse di terremoto, tanto forte è stato lo spostamento d’aria. Le cause del disastro non sono ancora note. La polizia sta interrogando il responsabile del deposito colpito dalla esplosione.
Negli ultimi mesi si sono registrati altri casi di incendio nella zona industriale di Tianjin, che si trova ad un centinaio di chilometri da Pechino, probabilmente per incuria e mancanza di controlli nelle misure di sicurezza degli apparati industriali cinesi.