Il centro di Ankara e di Istambul luogo di raccolta di migliaia di persone che stamattina hanno voluto commemorare le vittime della strage terroristica, avvenuta ieri prima di una manifestazione di pace nei pressi della stazione della capitale turca di Ankara, a 20 giorni dalle fatidiche elezioni politiche anticipate.
Il bilancio delle vittime sale a 128, 508 sono i feriti di cui oltre 60 sarebbero in gravi condizioni.
Un’ attacco terroristico gravissimo che ha colpito migliaia di persone che si erano radunate per chiedere lo stop del conflitto e la riapertura dei negoziati di pace. La maggior parte dei partecipanti erano curdi e simpatizzanti dell’HDP, il principale partito curdo terzo del paese dopo i risultati storici ottenuti alle scorse elezioni.
Nessuna rivendicazione è pervenuta, secondo le fonti governative turche, si è trattato di un attacco kamikaze, stabilito quasi certamente dalle impronte digitali trovate sui resti della bomba esplosa, che farebbero risalire ad uno dei due kamikaze, un uomo di circa 25 anni, l’altro potrebbe essere una donna.
Lo riferiscono i quotidiani Yeni Safak e Milliyet, e secondo fonti della sicureza turca, dalle prime indagini l’attacco sembrerebbe essere di matrice Isis.
All’Angelus di oggi Papa Francesco ha espresso … “grande dolore per i numerosi morti della terribile strage ad Ankara in Turchia, per i feriti, tutte persone inermi che gli attentatori hanno colpito mentre manifestavano per la Pace.. Mentre prego per quel caro Paese chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”.