In tutta la Francia, ma soprattutto a Parigi, è in corso da stamane uno sciopero che ha coinvolto insegnanti, dipendenti pubblici, controllori di volo e tassisti. La ragione della protesta sta nel mancato adeguamento dei salari alla crescente inflazione dal 2010. Come detto le città più coinvolte dalle proteste sono Parigi e Marsiglia e i maggiori disagi sono stati causati dalle forti proteste dei tassisti.
Come già avvenuto lo scorso giugno nelle proteste contro UberPop, dalle sette del mattino circa trecento taxi si sono riuniti a Porte Maillot (nel sedicesimo arrondissement) e all’ingresso degli aeroporti di Orly e Roissy per reclamare contro i servizi di trasporto come Uber o il noleggio con conducente (VTC), denigrati di fare concorrenza sleale. Inoltre, a sostegno dei parigini, sono arrivate in Francia delegazioni di tassisti dalla Spagna, dal Belgio e anche dall’Italia.
All’aeroporto di Orly si sono registrati incidenti piuttosto gravi, una navetta ha forzato il blocco dei tassisti e ha investito due persone. Durante la protesta – che è ancora in corso – sono stati bruciati degli pneumatici, sono intervenuti i pompieri e i media locali parlano di venti arresti. Anche gli insegnanti stanno protestando oggi, in particolar modo questa categoria lamenta la riforma del sistema scolastico voluta dal governo socialista di Manuel Valls e sostenuta dal presidente François Hollande, che riguarda soprattutto i collèges (corrispondono in Italia al ciclo scolastico delle medie, ma durano 4 anni e si articolano in sixième, cinquième, quatrième, troisième).
Nella riforma si parla di maggiore autonomia alle scuole, di riduzione del numero degli studenti per classe, di riduzione dell’insegnamento del greco e del latino, di momenti di lavoro collettivo in piccoli gruppi, di sostegno e di interdisciplinarità. Intanto la paura degli attentati terroristici torna a scuotere i parigini, questa mattina sei licei sono stati evacuati a causa di un allarme bomba. Negli istituti sono rapidamente entrate in azione le squadre degli artificieri, al momento è stato trovato un solo pacco sospetto che potrebbe essere solo una borsa abbandonata, ma le verifiche continuano e le forze dell’ordine affermano che l’allarme è “preso molto sul serio”.
Sempre oggi lo stesso allarme è scattato in sei scuole britanniche, come affermato dalla polizia britannica intervenuta a scopo precauzionale dopo che si erano diffusi timori sulla presenza di oggetti sospetti e bombe. Gli istituti sono stati temporaneamente evacuati durante le verifiche, ma fonti dell’intelligence hanno già escluso qualsiasi “minaccia credibile”. Insomma, dopo l’evacuazione della stazione ferroviaria romana di Termini (ieri sera) altri allarmi tengono col fiato sospeso le maggiori capitali europee.