I sondaggi stavolta azzeccano tutto. La lunga notte del New Hampshire regala una certezza assoluta – la netta vittoria di Donald Trump per i repubblicani – e una non definitiva ma capace di generare, a breve, un vero terremoto politico: Hillary Clinton non è più così favorita come si credeva. Vincono, quindi, i due outsider Bernie Sanders per i democratici e Donald Trump per i repubblicani che si rilanciano nelle primarie del New Hampshire, la battaglia si preannuncia ancora più complicata del previsto per l’ambita nomination, né l’uno né l’altro infatti godono dei favori dell’establishment dei rispettivi partiti. Le dichiarazioni a caldo, del resto, descrivono bene gli stati d’animo dei protagonisti con la Clinton che afferma: “Sono abituata a cadere, per questo capisco la sorte di tanti americani, come loro mi rialzerò”. Sanders invece continua a solcare l’onda del successo elettorale e dichiara: “E’ iniziata una rivoluzione politica, con la partecipazione dei cittadini che non avevano mai fatto politica, il messaggio è che il governo del Paese appartiene a tutti i cittadini e non a un pugno di miliardari”. Parole forti. Replica Trump a pochi minuti dopo: “Congratulazioni a Bernie. Ma lui vuole svendere la nostra America. E invece noi rifaremo l’America grande, batteremo la Cina, daremo una lezione al Messico, tutti dovranno rispettarci. Avremo frontiere forti, protette dal Muro. Rinegozierò tutti i trattati commerciali in nostro favore, basta con le concessioni ai cinesi e a tutti gli altri. Sarò il più grande presidente che Dio ha mai dato all’America”. Toni diversi ma uguale propensione a far nuovamente trionfare il “made in USA” inteso come valori politici, economici e sociali. Ad ogni modo è l’affermazione di Sanders, in campo democratico, a rappresentare il dato più eclatante in termini numerici per il distacco dato all’ex segretario di Stato, Hillary Clinton aveva infatti preparato il terreno per incassare la prevista sconfitta adesso per lei saranno determinanti le prossime tornate di voto del Nevada e del South Carolina dove l’elettorato misto dovrebbe darle un po’ di vantaggio. Il New Hampshire da quindi al partito Democratico tredici delegati a Sanders (60%) e nove alla Clinton (38,4%), mentre al partito Repubblicano dieci delegati per Trump (35,1%), due a Ted Cruz (11,6%) e due a Jeb Bush. Buongiorno America.
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