Risultato a sorpresa in Colombia. La maggioranza dei colombiani ha rifiutato l’accordo di pace firmato lunedì scorso dal Governo e dai leader delle FuerzasArmadasRevolucionarias de Colombia (FARC). Il referendum, svoltosi il 2 ottobre ha visto quindi trionfare il fronte del “no” che ha raccolto il 50,21%. I “si” sono rimasti fermi al 49,78%. L’accordo di pace – storico – firmato lunedì a l’Avana dal presidente colombiano Juan Manuel Santos e il leader delle FarcTimoleón Jiménez – alla presenza del presidente cubano Raul Castro, del ministro degli Esteri norvegese BørgeBrende, del Segretario generale dell’Onu BanKi-moon, del presidente venezuelano Nicolás Maduro e della presidentessa cilena Michelle Bachelet – che aveva fatto ben sperare. Il referendum era sull’applicazione dell’accordo di pace raggiunto, ad ogni modo sia i leader delle Farc sia il governo colombiano hanno ribadito la volontà di andare avanti nella strada indicata dall’accordo di pace. Il leader militare dell’organizzazione, Timoléon Jimenez, davanti alla stampa a L’Avana ha letto un breve comunicato: “Lamentiamo profondamente quanto il potere distruttivo esercitato da chi semina odio e rancore abbia influenzato l’opinione pubblica colombiana. Siamo qui per ribadire che le Farc sostengono la volontà di pace e ribadiscono la loro promessa di usare solamente la parola come arma di costruzione del futuro. Al popolo colombiano che sogna la pace, diciamo che può contare su di noi. Ne siamo sicuri: la pace trionferà”. Parole distensive.
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