Riuniti al tavolo internazionale di Losanna, Stati Uniti e Russia nel proposito di riprendere i colloqui di pace in Siria, non hanno trovato l’intesa giusta per dirimere la questione. Assenti gli europei, sedevano insieme i paesi mediorientali coinvolti, Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Iraq, Giordania ed Egitto e l’emissario dell’Onu Staffan de Mistura. I capi della diplomazia di Usa e Russia, Lavrov e Kerry, hanno dialogato in un faccia a faccia di 40 minuti, prima dell’incontro ufficiale. Ufficiamente il summit avrebbe dovuto rilanciare il cessate il fuoco nelle aree di Aleppo est e nella periferia di Damasco, interrotto bruscamente tre settimane fa, secondo quanto aveva riferito, all’agenzia di stampa russa Ria, vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bodganov. La popolazione, infatti è allo stremo, sotto i bombardamenti da quasi un mese, necessita immediata assistenza e aiuti umanitari. Ma lo scopo, invece secondo fonti diplomatiche, non era quello di trovare un’intesa al conflitto, ma di analizzare i vantaggi del coinvolgimento dei paesi coinvolti nella guerra civile siriana e in funzione di questo giungere ad una tregua. Il dissenso sulla distinzione tra ribelli siriani moderati e quelli che anche per l’Onu, bisogna combattere, perche considerati terroristi, è stata una delle questioni di difficile risoluzione che ostacola l’intesa, discusse dal segretario di stato americano, Jhon Kerry e il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov. Mark Toner, portavoce del dipartimento di stato americano, ha sottolineato che i lavori di Losanna, sarebbero serviti a mantenere funzionante lo sforzo multilaterale sulla Siria… non so aspettarmi una svolta, ha detto Toner in riferimento al conflitto, giunto al sesto anno.
Intanto le Nazioni Unite hanno evidenziato, che ad Aleppo est stanno resistendo all’esercito siriano, sostenuto dai russi e dall’Iran, circa 300mila civili e 8mila ribelli e l’incontro conclusosi senza alcun risultato tangibile sulla popolazione travolta dagli assedi, suscita notevoli preoccupazioni per le zone chiuse al transito degli aiuti umanitari. L’Onu informa che cibo, carburante e medicine, stanno finendo e che dai primi di novembre ad Aleppo est, niente sarà più in distribuzione. A margine del tavolo svizzero, il ministro Lavrov, ha dichiarato alla stampa russa, che sono emerse ” alcune idee interessanti” che potranno essere sviluppate nei prossimi incontri in programma. Da parte sua il sottosegretario di stato americano, Kerry, ha fatto sapere che i partecipanti ai colloqui di Losanna, hanno favorevolmente accolto la possibiltà di avviare presto un processo politico in Siria. Kerry, ha ritenuto nel suo complesso produttivi i colloqui, basati sullo scambio di opinioni, ma che i momenti di tensione non sono comunque mancati.