Washington – Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump,nel suo primo discorso ufficiale alla nazione, ha annunciato il ritiro di Whashington dal Tpp, ovvero dal trattato del libero scambio con i 12 paesi dell’Asia, America e Oceania, che si affacciano sull’oceano Pacifico. Era stato Barack Obama, da presidente del tempo a firmare nel febbraio del 2016 il trattato con Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Malesia, Singapore,Vietnam, Brunei, Messico, Cile e Perù. Un’intesa sofferta, preceduta da un lungo e difficile lavoro negoziale, durato cinque anni. La sottoscrizione del trattato significava voler mettere un freno alla espansione della Cina in ambito economico, e stabilire un’intesa politico-commerciale nuova con il Giappone, oltre alla riduzione delle tariffe doganali per un maggiore impulso allo scambio di beni e servizi tra i vari Paesi. Subito dopo la firma dell’accordo tra le 12 nazioni del Pacifico, non sono mancate le polemiche giunte da più fronti. Ambientalisti e gli stessi esponenti del Partito democratico degli USA, Bernie Sanders, recente candidato alle primarie e la senatrice Elizabeth Warren, hanno contestato il trattato. Alla base delle critiche, favorire il rafforzamento delle aziende e i loro interessi, da parte dei leader firmatari, oltre ad un indebolimento delle garanzie dei lavoratori. Donald Trump è nettamente contrario al trattato con i paesi del Pacifico, che definisce altamente negativo per la politica economica, addirittura una ”catastrofe”per gli Stati Uniti. Lo aveva già detto in molte occasioni durante la sua campagna elettorale e lo ha ribadito adesso al suo primo discorso da neo presidente eletto. Per il premier giapponese Shinzo Abe, l’uscita degli USA dall’accordo vuol dire il fallimento dell’accordo stesso, che peraltro deve essere ancora ratificato dai parlamenti di sei paesi firmatari. Trump ha annunciato di voler privilegiare gli accordi bilaterali tra gli stati e che gli Stati Uniti vengono prima. L’uscita di Washington dal Tpp cosa comporterà.. ci sarà un rilancio dei paesi che rimarranno, lo salveranno con un’altra rinegoziazione o rimarrà lettera morta… ?
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