Immagine: Il giornalista tedesco Deniz Yucel
Germania e Turchia di nuovo ai ferri corti. L’arresto del giornalista tedesco, Deniz Yucel, 43 anni di origine turca, corrispondente del quotidiano Die Welt ha compromesso nuovamente i rapporti bilaterali tra i due paesi. Il reporter è accusato di essere un esponente del Pkk, ‘’un agente segreto di Berlino che nell’ultimo mese si è nascosto nella sede diplomatica tedesca ad Istambul’’, così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In stato di fermo per 13 giorni,Yucel, è stato ufficialmente arrestato perché oltre ad essere ritenuto un agente dei servizi dalla stampa filo-governativa di Ankara ha ricevuto l’accusa di ‘’terrorismo e istigazione all’odio’’.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto ad Ankara il rilascio di Yucel, appellandosi al rispetto della libertà di stampa ” il governo federale tedesco si aspetta “che la giustizia turca nel trattare il caso Yucel rispetti il valore della libertà di stampa che deve esserci in ogni società democratica”.“Il giornalismo indipendente deve poter esistere, i giornalisti devono poter fare il loro lavoro, e perciò pensiamo a Deniz Yucel, che si trova in prigione in Turchia e che deve tornare al più presto libero” “ci impegneremo ancora affinchè a Deniz Yucel venga riservato un procedimento equo e rispettoso dello stato di diritto, e speriamo che gli venga presto restituita la libertà”, ha affermato la cancelliera tedesca. Alla convalida del fermo del giornalista, la reazione anche del ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel che ha convocato l’ambasciatore turco per consegnargli una protesta formale.
Protetto dal consolato tedesco per un mese, dove si nascondeva per sottrarsi alla giustizia turca, il giornalista è stato consegnato il 3 marzo alle autorità di Ankara. ”Per un mese abbiamo chiesto che ci venisse consegnato per presentarsi al giudice e quando questo è avvenuto il giudice lo ha arrestato” – ha detto il presidente Erdogan ad una cerimonia ad Istambul, sottolineando di aver sostenuto parlando con la Merkel ‘’che così come la Germania nei casi di richiesta di estradizione dei terroristi turchi, si appella alla imparzialità e indipendenza della giustizia tedesca ..noi confidiamo nella nostra giustizia’’. L’arresto di Deniz Yucel rientra nella politica reazionaria del presidente Erdogan dopo il fallito golpe del luglio 2016, che sta privando della libertà personale centinaia di giornalisti e operatori dell’informazione. Sempre più voci chiedono la sospensione immediata dei negoziati di adesione nell’Unione europea della Turchia.