Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda amarezza e vivo cordoglio per i fatti accaduti in Siria, che listano di nero l’ennesima pagina di storia. L’infanzia violata in modo così brutale e lo stillicidio di un popolo martoriato senza fine, occupato militarmente ormai da anni, dovrebbero sollecitare lo sdegno e la rivolta di ogni essere umano. Gli interessi economici e le strategie militari stanno uccidendo il futuro di una nazione. Il Diritto alla vita, previsto dall’art. 3 della DUDU (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo) è stato profanato. Il sangue di molti giovani innocenti è stato versato, ancora una volta, nel calice della Crudeltà. Quando si potrà mettere la parola fine a tutto questo?
Dalla Dichiarazione di Bruxelles del 1874 alla Convenzione sull’uso delle Armi Chimiche, migliorativa del Protocollo di Ginevra del 1925, è stato condannato l’uso di tali strumenti di morte (gas nervini et similia). Finché gli interessi economici prevarranno sull’etica e sulla solidarietà umana, non potremo vivere in un mondo pacificato. Illuderci che le grandi tragedie siano fuori dalla nostra porta di casa è un errore di sottovalutazione che forse non ci potremo perdonare.
“Ci attende, se lo vogliamo, un futuro di continuo progresso in termini di felicità, conoscenza esaggezza. Vogliamo invece scegliere la morte solo perché non siamo capaci di dimenticare le nostrecontese? Ci appelliamo, in quanto esseri umani, ad altri esseri umani: ricordate la vostra umanità,e dimenticate il resto. Se ci riuscirete, si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; altrimenti, vitroverete davanti al rischio di un’estinzione totale.”(Manifesto Russell-Einstein)
prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale dei Docenti
della disciplina dei Diritti Umani