Donald Trump ha firmato la risoluzione votata il 13 settembre dal Congresso degli Stati Uniti per chiedere al presidente la “condanna pubblica dei nazionalisti bianchi, dei suprematisti bianchi, del Ku Klux Klan, dei neo-nazisti e degli altri gruppi che promuovono l’odio”. Nella dichiarazione il presidente ha affermato che “In quanto americani, condanniamo le recenti violenze a Charlottesville e ci opponiamo a odio, intolleranza e razzismo in tutte le sue forme”. È passato un mese dagli scontri di Charlottesville, in Virginia, fra suprematisti bianchi e antirazzisti, durante la manifestazione contro i gruppi di estrema destra un’auto guidata da James Alex Fields Jr., un sospetto suprematista bianco, si è scagliata contro la folla ferendo numerose persone e uccidendo Heather Heyer, un’assistente legale di 32 anni. Dopo i fatti le dichiarazioni di Donald Trump avevano suscitato polemiche e forte dissenso anche da parte dello stesso Partito Repubblicano. Il presidente infatti aveva commentato gli scontri avvenuti a Charlottesville il 12 agosto denunciando violenze e atti di odio da “entrambe le parti coinvolte”. Aveva scaricato dunque le colpe anche sui manifestanti antirazzisti senza condannare apertamente i nazionalisti bianchi. Nonostante oggi Trump abbia firmato la risoluzione ci ha tenuto a sottolineare ancora una volta che “le colpe delle violenze del mese scorso di Charlottesville sono di entrambe le parti: dei suprematisti bianchi, certo. Ma anche dei bad dudes”, ovvero dei gruppi di sinistra.
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