In libertà Taner Kilic presidente di Amnesty International Turchia

Accusato ed arrestato nel giugno del 2017 insieme ad altri 10 attivisti, tra cui Idil Eser direttrice di Amnesty International Turchia, con l'accusa di terrorismo dopo il golpe del 2016

Rilasciato, Taner Kilic presidente di Amnesty International Turchia dopo otto mesi di carcere. Ad annunciarlo il suo avvocato, Murat Dincer, che ha sottolineato si tratti però di libertà condizionata.

Taner Kiliç fermato dalla polizia turca il 6 giugno 2017, è stato posto in detenzione tre giorni dopo. Altri 10 attivisti, tra cui la direttrice di Amnesty International Turchia Idil Eser, sono stati arrestati il mese successivo. Su loro pende l’accusa di terrorismo. L’azione di kilic e degli altri attivisti sarebbe stata ricondotta a quella del predicatore islamico Fetullah Gelun e dei suoi seguaci nel golpe del 15 luglio 2016, attraverso l’app messaggistica ByLock. Un processo politico che continuerà con l’obiettivo di sostanziare una imputazione infondata.

Il tribunale turco infatti non ha ancora fornito alcuna prova concreta per dimostrare L“appartenenza a un’organizzazione terroristica” di Taner Kilic e degli altri imputati. Così amnesty international che malgrado il sollievo per la liberazione del presidente della sezione di Istanbul afferma che ”Nelle prigioni turche si trovano centinaia di persone innocenti, tra cui oltre 150 giornalisti, senza uno straccio di prova nei loro confronti. Gli attuali procedimenti giudiziari infondati sono un tentativo per ridurre al silenzio le voci critiche della Turchia.

Il processo nei confronti di Taner Kilic, di Idil Eser e degli altri nove difensori dei diritti umani andrà avanti. La campagna per ottenere l’annullamento di tutte le accuse nei loro confronti e nei confronti di tutte le altre vittime innocenti intrappolate nel feroce giro di vite in atto in Turchia proseguirà senza sosta”.

“Oggi ci prendiamo un piccolo momento per festeggiare. Domani riprenderemo la nostra lotta per ottenere l’annullamento di tutte le accuse nei confronti di Taner, degli altri 10 co-imputati e di tutte le altre vittime innocenti intrappolate in questo feroce giro di vite. I nostri ringraziamenti vanno a oltre un milione di persone che hanno chiesto il rilascio di Taner. Hanno dimostrato che quando ci battiamo per la giustizia in prima persona, quando agiamo e parliamo con una sola voce, veniamo ascoltati” conclude la nota di Amnesty Internazionale.

L’appello da firmarehttps://www.amnesty.it/appelli/turchia-liberare-difensori-dei-diritti-umani/

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