Singapore, 12 giugno 2018 – Un incontro di portata storica, dato per cancellato solo fino a pochi giorni fa, ma che a dispetto di ogni previsione è avvenuto proprio oggi sull’isola di Sentosa a Singapore. Si tratta del tanto atteso summit tra Donald Trump e Kim Jong-un che alle 10 di questa mattina (le 4 in Italia) hanno fatto il loro ingresso sul red carpet dell’hotel Cappella stringendosi la mano davanti a fotografi e giornalisti provenienti da tutto il mondo, sullo sfondo a sventolare le bandiere dei rispettivi paesi.
“Terrific” è stato il termine utilizzato dal presidente degli Stati Uniti per definire l’incontro che si sarebbe svolto da lì a poco, il primo vertice della storia fra un presidente americano e uno nordcoreano, un faccia a faccia durato poco meno di un’ora e seguito poi da una riunione più tecnica con i rispettivi collaboratori. Alle 12.30 ha avuto luogo il pranzo ufficiale, seguito da una passeggiata distensiva e il ritorno in hotel per siglare l’accordo.
La Corea del Nord si è impegnata a portare avanti la completa denuclearizzazione della penisola coreana, ribadendo anche quanto detto nella dichiarazione Panmunjom del 27 aprile di quest’anno, quando i due presidenti della Corea del Nord e della Corea del Sud si sono incontrati sulla linea di confine fra i due paesi. In cambio gli Stati Uniti hanno assicurato che tuteleranno la sicurezza e la pace nella Corea del Nord. Entrambi i paesi poi hanno affermato che si impegneranno nella restituzione dei prigionieri, incluso il rimpatrio immediato di quelli già identificati.
Dopo la firma Trump ha espresso parole di apprezzamento nei confronti del leader nordcoreano e del summit appena concluso, ammettendo che lo stesso fosse andato molto meglio rispetto a come lo aveva immaginato. Riguardo alle sanzioni ha assicurato che cadranno nel momento in cui il patto per la denuclearizzazione sarà messo in atto.
“Molti nel mondo penseranno che questo è un film di fantascienza” ha scherzato Kim al termine dei colloqui e poi ha aggiunto: “Il mondo vedrà un grande cambiamento!”. Sono lontani insomma i tempi in cui definiva Donald Trump “mentalmente squilibrato”, soprattutto in considerazione del fatto che il presidente degli Stati Uniti ha ricevuto un invito da Kim a Pyongyang per un secondo vertice a luglio.
Complessivamente il vertice fra Stati Uniti e la Corea del Nord ha avuto un costo di 13 milioni di euro, di cui quasi la metà è stato destinato alla sicurezza. Una cosa abbastanza curiosa è che il governo di Singapore ha anche schierato la squadra di soldati di élite, ovvero i gurkha nepalesi, guerrieri famosi per le loro capacità militari e per l’utilizzo del khukuris, un particolare coltello pesante e dalla lama curva.
Un incontro importante dunque, specialmente per la sua carica simbolica, un primo tassello per gettare un ponte fra i due paesi, accelerare il processo di pace nella penisola coreana e procedere con la completa denuclearizzazione della Corea del Nord.
Quel che è emerge forte dall’incontro di oggi comunque è che la diplomazia e il dialogo faccia a faccia funzionano decisamente molto meglio rispetto alle guerre annunciate a colpi di tweet.