L’ennesimo tonfo di Bernie Sanders ci riporta in trionfo un Joe Biden che a metà primarie, neanche un mese fa, sembrava non riuscire a smarcarsi dal cono d’ombra dei primi – per lui – risultati negativi. Tutto è cambiato il 2 marzo in South Carolina dopo un febbraio “targato” prima Buttigieg, che a sorpresa (questa sì!) vinceva in Iowa, e poi Sanders, re in New Hampshire e Nevada.
Alla vigilia del Super Tuesday di marzo Joe Biden ha cambiato le sorti delle primarie Dem con una vittoria netta e inaspettata ribaltando le previsioni dei commentatori e determina il ritiro dalle primarie di Pete Buttigieg, il trionfatore dell’Iowa.
Biden ha fatto il pieno sia tra gli afroamericani sia tra i blue collar, adesso ha superato i mille delegati, a un passo dall’essere candidato alla presidenza a novembre: “Ora uniamo il Paese, è un momento difficile”.
Joe Biden è un fiume in piena e travolge così Sanders soprattutto in Florida dove ha sbaragliato di 40 punti (62% a 22%) Sanders, in Illinois il distacco è stato di 25 punti (60 a 35 circa) e in Arizona di oltre 10 punti. L’ex numero due di Barack Obama si è assicurato un vantaggio di fatto incolmabile, superando abbondantemente i mille delegati (per la nomination ne servono 1991).
Le preoccupazioni per l’emergenza sanitaria Covid-19 si sono intrecciate inevitabilmente con le primarie, Biden – a margine della vittoria – ha sottolineato la gravità del momento a causa del coronavirus e ha lanciato un appello ai sostenitori di Sanders spiegando loro di condividere la necessità di garantire agli americani tutte le cure necessarie. Il Covid-19 “non fa distinzione tra i partiti”, ha osservato Biden, lanciando un appello di unità all’intero Paese e soprattutto ai sostenitori di Sanders.
Donald Trump si è intanto formalmente assicurato la nomination repubblicana con le vittorie scontate in Florida e Illinois, superando la soglia dei 1.276 delegati necessari. Il presidente si è aggiudicato tutti i delegati in palio fino ad ora tranne uno, andato all’ex governatore del Massachusetts Bill Weld ai caucus dell’Iowa.
Next stop, l’emergenza sanitaria ha già modificato il calendario delle primarie: rimandato il voto in Louisiana e Georgia.