“Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima. Ogni bambina, ragazza che stasera ci guarda vede che questo è un paese pieno di possibilità”. Parla così Kamala Harris la nuova vice Presidente degli Stati Uniti d’America, che con questa vittoria passerà alla storia come prima donna vice Presidente, prima donna di colore e prima donna asiatica. Dunque un trionfo di primi posti per lei, che la elevano a donna con la più alta posizione al mondo. Un traguardo importantissimo che abbraccia in abito bianco, probabile omaggio alle Suffragette. In total white infatti sale sul palco e celebra la sua vittoria, pronuncia parole di speranza per tutte le donne che la ascoltano incantate, ma che ora hanno la consapevolezza di avere una voce in più.
La Harris, in qualità di donna, con la sua vittoria ha riscattato alle donne il riconoscimento del ruolo fondamentale che queste hanno giocato durante la rivoluzione e la guerra d’indipendenza americana, ha fatto si che questa vittoria non fosse solo sua ma di tutte e ha reso universale il significato del motto, su cui si fonda il governo americano, All men are created equal “Tutti gli uomini sono creati uguali”.
Sognare in grande per le donne ora è finalmente possibile. Quando nacque la neo eletta vice Presidente nel 1964 le persone di colore non potevano votare, ora con la sua elezione l’America multietnica si prende la sua rivincita e lo fa con una donna. Una svolta storica dunque che porta il nome di Kamala Harris, che dopo le candidature di Geraldine Ferraro, nel 1984, e Sarah Palin nel 2008 nei rispettivi ticket, ha vinto questa battaglia. E chissà che presto le sue Converse, passo dopo passo, non la condurranno allo studio Ovale, al quale, è evidente, l’attuale paladina di tutte le donne ambisce…