Roma, 6 novembre 2023 – “Avere dei famigliari a Gaza in questo momento è qualcosa che non si può spiegare, così come è sconfortante l’immobilismo della comunità internazionale: Israele bombarda una popolazione in trappola”. Francesco Mazzarini è musicista e scrittore di Carpegna, e da qualche tempo ha anche la delega alla cultura nell’amministrazione comunale del suo paese, in provincia di Pesaro-Urbino. Da 8 anni è sposato con una donna originaria di Gaza. Un legame, spiega Mazzarini che gli ha permesso di acquisire una nuova famiglia ma anche “conoscere tante persone, amici e amiche d’infanzia di mia moglie con cui ci sentivamo tutti i giorni. Ci chiedevano spesso consigli sugli studi da intraprendere, sul loro futuro”. L’attacco di un gruppo armato collegato ad Hamas del 7 ottobre e la risposta militare di Israele sulla Striscia hanno cambiato tutto. “Continuo a sentirli tutti i giorni per capire se stanno bene” dice Mazzarini, che ha suoceri, cugini, nipoti e amici nella città di Deir El-Balah e nel campo profughi di Al-Maghazi, bombardato sabato per la seconda volta.Quasi cinquanta le vittime secondo il ministero della Salute locale, che denuncia quasi 10mila vittime dall’inizio dell’offensiva. “Spero non gli sia successo nulla- dice Mazzarini- purtroppo da sabato non ho più loro notizie. I continui tagli che Israele impone alla connessione internet, uniti ai raid, costringono nell’angoscia anche chi non è a Gaza“. Una situazione che, prosegue Mazzarini, “non si può spiegare. Mio nipote di 28 anni l’altro giorno mi diceva che teme di morire. Una frase simile a ciò che mi ha detto una mia amica: ‘siamo vivi ma è meglio la morte’. Sorte che è già toccata ad una delle migliori amiche: aveva 21 anni e tanti sogni”.Informazioni che tornano nei video che Francesco Mazzarini pubblica sul suo profilo Instagram per dare notizie e aggiornamenti quotidiani su Gaza: “Ho deciso di mettere in pausa il mio lavoro artistico per raccontare l’orrore che stanno subendo queste persone, perché trovo che sia il solo modo che abbiamo per aiutarli. Chiaramente non sostengo Hamas, ma ritengo che dal racconto di questa guerra stia sfuggendo un elemento”. Il musicista spiega ancora: “Le frontiere di Gaza da anni sono chiuse e pattugliate da Israele. Cielo, terra e mare, ad eccezione del valico di Rafah, controllato dall’Egitto. Lo scorso 13 ottobre Israele ha ordinato a chi viveva a nord di sfollare verso sud, ma la verità è che centinaia di migliaia di persone non hanno un posto dove andare. Gaza è una scatola chiusa che da quasi un mese è bombardata dal cielo, e subisce un assedio medievale da quando hanno tagliato luce, acqua e cibo. E così- continua- i miei contatti mi raccontano che si arriva a dare acqua di mare ai neonati per non farli morire di sete. Che la gente vede missili di diverse tonnellate caderle addosso. Che gli sfollati sono ovunque: mio suocero possiede un condominio già lesionato da raid precedenti, che ora accoglie 300 persone che non saprebbero dove andare altrimenti. E soffrono tutti la fame”.Di fronte a questa situazione, Mazzarini punta il dito contro il governo di Tel Aviv: “I diplomatici israeliani hanno chiarito che per loro ‘War is war’. La guerra è guerra. Ma disumano sentir dire che l’obiettivo è ‘distruggere Gaza’ da più di un ministro, oltre che da un ex ambasciatore ospite di talk show televisivi in Italia, oppure sentire il ministro dei Beni culturali sostenere che l’uso dell’atomica su Gaza è ‘un’opzione’. Ad oggi sono morti 4mila bambini, oltre il 70% delle vittime sono donne e minori. Israele ha bombardate strutture protette come ospedali e ambulanze, scuole e strutture dell’Onu in piena violazione di ogni norma internazionale”. Una violenza che per Mazzarini “non solo non si giustifica, ma apre a tante domande sull’aggressione dei miliziani del 7 ottobre: conosco Gaza e so che nessuno può attraversare il confine senza essere visto. Inoltre i servizi segreti egiziani avevano segnalato il pericolo. Trovo lecito chiedersi se qualcuno a Tel Aviv abbia chiuso un occhio, forse per avere una scusa per appropriarsi di quel lembo di terra”.Teorie che richiederanno verifiche, ma intanto secondo Mazzarini resta “terrificante il comportamento dell’Italia e dell’Unione europea, da cui non mi sento tutelato come cittadino che ha anche metà della propria famiglia a Gaza: si sta permettendo a Israele di uccidere indiscriminatamente con la scusa della legittima difesa. Eppure ricordo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accusare la Russia di terrorismo quando tagliava elettricità, viveri e acqua agli ucraini”. Per “superare questo doppio standard”, l’artista auspica “il ritorno all’umanità. Possiamo farlo anche da qui: basta dare voce ai palestinesi che ora sono tagliati fuori da tutto. Non farli sentire abbandonati è un modo per ridargli speranza”. fonte Agenzia Dire, 6 novembre |