Daniella Weiss: Cosi come in Giudea e Samaria, faremo a Gaza

Ho 50 anni di esperienza negli insediamenti. L'attivista sionista annuncia l'individuazione dell'area dove saranno trasferiti nuclei familiari ebraici con sovranità israeliana

di Mimma Cucinotta

Daniella Weiss attivista, per sua stessa definizione tra le figure più nette ed influenti del movimento dei coloni, con una visione politica radicale che affonda le radici temporali a mezzo secolo in tema di insediamenti, ha dichiarato durante una intervista televisiva di aver individuato visitandole, le aree nel Nord di Gaza nelle quali creare comunità ebraiche.

La Weiss, 79 anni, israeliana nata il 30 agosto 1945 a Bnei Brak nelle adiacenze di Tel Aviv, tre anni prima la costituzione dello Stato di Israele, con un background politico ultradecennale legato soprattutto agli insediamenti è la fondatrice nel 2007 del Nachala Settlment Movement. Una organizzazione attraverso cui intensifica la propria azione sionista sostenendo l’ideologia politica di affermazione del diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico in quei territori definiti “Terra di Israele”.

Secondo quanto dichiarato a Canale 13 sarebbero circa 740 i nuclei familiari a sostare in roulotte in un’area provvisoria non esattamente rivelata da Daniella Weiss, malgrado una allusione al Corridoio di Netzarim. Ovvero un passaggio che per sei chilometri e mezzo si snoda da est a ovest tagliando a metà la Striscia di Gaza. Trae il nome dall’ultimo sgombero avvenuto nel 2005, quando l’ultimo dei ventuno insediamenti di coloni ebrei furono cacciati. Un’area rientrante in un piano di sicurezza per il controllo del territorio da parte di Israele.

Le famiglie da quella zona saranno poi trasferite a Gaza, con sovranità Israeliana, ha sottolineato Weiss.

La individuazione dell’area a seguito di un sopralluogo da parte di Daniella Weiss sarebbe stata contestata da un portavoce dell’esercito secondo cui l’accesso di Danielle Weiss nella Striscia di Gaza non si evincerebbe dalle autorizzazioni rilasciate dai canali ufficiali di ingresso.

Il programma annunciato da Danielle Weiss, potrebbe essere ostacolato da due impedimenti. Il Corridoio di Netzarim serve al governo israeliano come posizione intermedia allo scopo di premunirsi in caso di ulteriori attacchi come quello del 7 ottobre 2023. Inoltre le negoziazioni con Hamas sugli ostaggi passerebbero dalla smobilitazione da Netzarim che dal Corridoio di Filadelfia. Una lingua di terra lunga quattordici chilometri e larga 100 metri che corre lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto e include il valico di Rafah. A seguito degli accordi di Oslo, la parte nella striscia di Gaza è rimasta sotto il diretto controllo militare israeliano.

In merito alle due probabili ipotesi di contrasto al piano del movimento Nachala, l’attivista sembra non mostrare alcuna preoccupazione. “Cosi come abbiamo fatto negli insediamenti di Giudea e Samaria, se il piano dovese apparire non realistico, lo renderemo realistico” ha sostenuto Weiss riferendosi a lingua di terra conquistata nel 1967 dagli israeliani contro i limitrofi arabi con la Guerra dei sei giorni. Una piccolissima parte del mondo attanagliata e devastata da violenze, scontri trattati di pace tra israeliani e palestinesi mai risolti. Un territorio minuscolo abitato da oltre due milioni di persone. Cui 400mila rientrano negli insediamenti israeliani. Cinquant’anni fa Danielle Weiss iniziava proprio in quei territori la propria attività divenendo leader dei Coloni israeliani. “Ho 50 anni di esperienza nel rendere le colline popolate da comunità ebraiche. Faremo lo stesso a Gaza”

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