Impegno, socialità, senso civile e rifiuto del lirismo sono i tratti distintivi della poesia narrativa di Susy Gillo che caratterizzano anche questa raccolta. La silloge, Il cammino della goccia – Poesie, Faust Edizioni, evidenzia una profonda “religiosità animistica ma al contempo filosofica che anima oggetti e cose e che ti disvela, per un attimo, l’abisso dell’esistenza in una epifania da vertigine e che dopo il salto ti fa sentire di nuovo il caloroso abbraccio di un’umanità ferita ma non ancora morta” (dalla prefazione di Cinzia Leone, Senatrice XVIII Legislatura: VI Commissione, Finanze e Tesoro; Vice Presidente della Commissione sul femminicidio).
Sensibile poetessa, la Gillo si approccia al mondo degli uomini con la freschezza di un animo fanciullo e con la consapevolezza di una donna, fortemente impegnata nel sociale, capace di battersi contro ogni sorta di sopruso. La sua arma di difesa sono le “parole alate”: i versi liberi , non imbrigliati da rime, lumeggiano la mente del lettore, orientandolo in quel guazzabuglio di percorsi , spesso devianti, che fagocitano la nostra umanità dolente.
Emblematica del significato profondo del testo è la lirica iniziale che dà il titolo alla raccolta: in essa è evidente il messaggio subliminale che è essenziale e che si può ,così, parafrasare : la goccia, particella infinitesimale, può dare nutrimento al mare della vita, così come la parola è nutrimento dell’anima, una sorta di ossigeno che placa le emozioni.
Le parole alate di Susy sono balsamo per l’animo sbrecciato dell’uomo, agitato da una ridda di situazioni tragiche che violentano l’umanità tutta, già afflitta da una debolezza atavica. I versi della poetessa si rivolgono a quelle capsule inquiete che “si affannano a cercare spazi/ respirano a fatica/ nell’involucro angoscioso del vuoto/si muovono a ritroso all’indietro….cercano universi nella prigione del Noi….per sprofondare/nelle tenebre dell’ Ignoto/ tra gli abissi di cenere di vita”.
La poesia della Gillo non illumina gli abissi dell’animo, non induce al conforto, non è salvifica ma è amaramente sincera: ”La poesia/tiene per mano/guida/nel deserto dell’attesa/tra i duri sassi /del “bisogno”/Nell’età del vivere/Hera/magia dell’anima”. Pur essendo la raccolta polifonica, poiché i componimenti sono vari ed occasionali ,il tema di fondo è unitario e si coglie con nitidezza il messaggio , apparentemente sottaciuto, nella lirica citata che trasversalmente percorre il testo.
Tutta la silloge è un invito sottaciuto all’uomo a che demistifichi i valori falsi e abusati , alla ricerca del significato profondo celato in “interiore animo”. Susy non si arrenda, non cede, persegue un obiettivo lontano, quello che ha promesso alle sue “spose bambine” e quello che compare nella lirica ”L’assoluto dei cieli” che si può considerare il suo testamento letterario e spirituale” Voglio volare nei cieli/per oltrepassare/ spazi vitali/. Inebriarmi di vita/ondeggiarmi sulle ali/ di libere farfalle…../Entrare nell’attimo folle/ delle paure…/Volare nell’ abisso../Invogliare il vuoto a rendersi/ vivo/ di pulviscolo atmosferico/gioire…nell’abbraccio/terreno/…ammirare ampiezze/ di sguardi/….. /correre intimoriti/per coprire profumi di mondi/ancestrali/ prigionieri di essi…..
Tutta la poesia di Susy Gillo è plastica, decorativa e pittorica ma …attraverso gli occhi arriva al cuore , là dove trova sensibilità e calore.
Note sull’autrice. Susy Gillo ha pubblicato le sillogi: “La vita dell’Idea”(2017),”La sposa bambina”(2019) presentata
al congresso internazionale BPW al Cairo in Egitto. Ha scritto altre sillogi:” Anime in viaggio” ,”Pane Quotidiano”, “Omaggio alla dea Kupra”. Alle sue opere sono stati conferiti prestigiosi riconoscimenti e segnalazioni d’onore per la Poesia. Alcune sue liriche compaiono nell’Enciclopedia di Poesia contemporanea “Mario Luzi” del 2017 e in
varie antologie poetiche.