Un mondo antico, fatto di piccoli gesti, di grandi sentimenti e di semplicità, come l’amore per una maestra che spinge un fanciullo a cercare un dono per lei.
Un alunno di oggi probabilmente regalerebbe un disegno alla sua insegnante, ma allora era già un lusso andare a scuola e avere un banco, figuriamoci dei colori. Quel regalo è un mazzo di asparagi selvatici, raccolti in un bosco. Un pensiero insolito da parte di un bambino, che ci riporta ad un ambiente contadino e semplice, fatto di sudore, fatica, di lavoro portato a sera, di privazioni e sacrifici,dove anche le cose più piccole possono assumere un grande significato.
“Il cercatore di asparagi” è un racconto per bambini di otto o nove anni, ambientato nel secondo dopoguerra, scritto da Alessandro Petruccelli e illustrato da Emiliano Billai, edito da Graphe.it.
In questa breve, delicatissima storia è racchiuso il cerchio della vita e delle grandi sorprese che può riservare, a volte anche macabre, come la scoperta sconvolgente di un teschio, cio’ che resta di un soldato tedesco, nascosto proprio in un cespuglio, dietro un asparago. Da qui, la vita del protagonista subisce una svolta: Damiano pianta un olmo per ricordare questa vita spezzata dalla guerra e quegli stessi rami diventeranno gli strumenti del suo mestiere, poiché impara a intrecciare panieri lavorandone il legno. Da un luogo di morte e di violenza dunque la rinascita,attraverso la natura e i suoi prodigi.Damiano cresce, finché la necessità della vita non lo spinge a recarsi all’estero, in Germania. Qui, ha un appuntamento con il destino e l’incontro con una ragazza, che poi diventerà sua moglie, svelerà tanti aspetti del suo passato e lo riporterà in Italia e alle sue radici.
Le pagine sono ricche di simboli, ad esempio l’olmo è un albero che veniva impiegato per sorreggere la vite, come un marito sostiene la moglie. Perché il destino offre sempre la possibilità di un futuro migliore, di un sostegno, di un riscatto, di una rinascita. Basta saper guardare e attraversare il mondo con il cuore aperto, come quello di Damiano, e saper apprezzare le piccole cose che ci circondano: un gesto, una frase, un sorriso, la bellezza della natura e i suoi doni immensi. Il senso dell’esistenza è tutto qui, in questa possibilità di rinascita. Dalla morte puo’ scaturire vita, anche attraverso percorsi inaspettati e sorprendenti, l’importante è non perdere mai la speranza, affrontando “in modo allegro i contrasti della vita”.
L’autore esprime valori universali come l’amicizia, l’amore per il sapere, per il lavoro, per il rispetto della natura attraverso un linguaggio potente e allo stesso tempo delicato. Conducendo i piccoli lettori in un mondo antico, fatto di atti gentili che parlano al cuore, di vita contadina, di piccoli paesini profumati di erba e di legna umida.Un mondo rurale e semplice che sta via ormai scomparendo, per questo ancora più unico e prezioso.