‘Senti caro Carlo’ il saggio di Maria Pia Selvaggio. Fibre epistolari tra Gadda e la zia

A Roma la presentazione il 27 maggio alle ore 18, nella storica Libreria Minerva di piazza Fiume. La scrittrice Maria Pia Selvaggio porta alla luce le lettere inedite tra un giovanissimo Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr, zia materna. Un’analisi approfondita che parte dalla famiglia e approda alle opere più significative dello scrittore milanese, fornendo una maggiore comprensione della complessa figura di una delle voci più originali e complesse della letteratura italiana del Novecento

È in libreria il saggio “Senti, caro CarloFibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr”, scritto da Maria Pia Selvaggio e dedicato al carteggio inedito dal fronte della Prima guerra mondiale intercorso tra un giovanissimo Gadda e la zia materna, medico specialista al Rizzoli di Bologna.

Quasi duecento lettere – in parte illeggibili data l’usura del tempo – sono state concesse in maniera esclusiva all’Autrice dagli eredi dello scrittore; per tre anni Maria Pia Selvaggio ne ha studiato il contenuto e ha sottoposto il suo scritto alla Commissione di studio gaddiana della Sapienza Università di Roma, ottenendo anche l’approvazione dell’Archivio Contemporaneo di Stato del Gabinetto G.P. Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze dove il carteggio, danneggiato dall’alluvione dell’Arno del 1966, era custodito.

Ne è scaturita un’analisi approfondita che parte dalla famiglia e approda alle opere più significative dello scrittore milanese e che raccoglie molteplici aspetti: linguistici, antropologici, letterari e personali, e che mira ad una maggiore comprensione della complessa figura di una delle voci più originali e complesse della letteratura italiana del Novecento. Oltre al rapporto tra Gadda e la filosofia, in questo denso lavoro letterario – pubblicato dalle Edizioni 2000diciassette – si indagano le relazioni tra Gadda e la guerra, le donne, il suo tempo… «Lo studio di una personalità così impegnativa e pregnante – sostiene l’autrice – è stato per me un momento di crescita personale e culturale importantissimo. Mi è piaciuto provare a toccare non solo le corde di una poetica immensa e complicata, di uno stile scoppiettante nella sua alta liricità, di un linguaggio leonino e disinibito, ma ho anche apprezzato il suo modo particolare di essere “uomo”, fragile e coraggioso al tempo stesso».

In attesa di celebrare nel 2023 i 50 anni dalla morte i 130 anni dalla nascita dGadda, la prima presentazione di “Senti, caro Carlo” si terrà venerdì 27 maggio alle ore 18 a Roma, nella storica Libreria Minerva di piazza Fiume, che l’anno prossimo festeggia il centenario della fondazione. Con l’Autrice dialogheranno Annella Prisco e Mary Attento, leggerà alcuni brani del libro Ornella Cacciò.

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Maria Pia Selvaggio nasce a Telese Terme (BN) ed è saggista, drammaturga, scrittrice, editrice, oltre che vincitrice di svariati premi letterari. La sua prima opera risale al 2006, Il Sapore del Silenzio. A seguire la raccolta di racconti Borgofarsa (2007); L’Arcistrea (2008) dedicato alla janara beneventana Bellezza Orsini; Lei si chiama Anna (2010), romanzo ispirato alla tragedia di via Puccini (Roma), che ha visto protagonisti Anna Fallarino e il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino (quest’ultima opera nel 2020 viene rieditata con un diverso titolo, Il delitto di via Puccini. Il confidente anonimo: la storia ampliata rivela particolari inediti del delitto, alla luce di scoperte storico-politiche, ad oggi oggetto di progetto cinematografico con la ‘Hitch2 Produzioni’ di Umberto Rinaldi e Alberto Scarino). Nel 2011 partecipa a varie antologie con i racconti Larissa e Le Sette Ore ispirato ad una vicenda vera. Nel 2012 edita il romanzo Ai Templari il Settimo Libro, che pubblica con il gruppo Publiedi-Raieri-Panorama. Nel 2014 entra a far parte di un progetto europeo che la vede impegnata con il teatro attraverso le opere Hamida rappresentata in Belgio, Montenegro, Germania, Francia, Spagna; ancora nel 2016 la seconda opera drammaturgica Kariclea messa in scena a Viterbo, Firenze, Grecia, Spagna e Bruxelles. Nel 2017 fonda la casa editrice 2000diciassette, con cui decide di dare in stampa il romanzo Le Padrone di Casa, ancora una volta partendo da una storia reale di camorra e sangue, le cui protagoniste risultano cinque donne vittime e carnefici di un sistema labirintico mafioso.   

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