‘Era bella Teresa’ di Pierfranco Bruni. Al Maggio dei Libri a Castrovillari (CS) tra giovinezza e maturità

Successo ed entusiamo alla presentazione de "Era bella Teresa" il libro di Pierfranco Bruni. All'incontro promosso dall’Accademia Pollineana e coordinato dalla giornalista Paola Gentile, lo studioso ha ripercorso le,tappe più rappresentative della sua vita che rivivono nel suo libro. Un ricordo che si fa viaggio, non nel senso proustiano di rimembranza, ma di movimento più omerico, rievocando i suoi trascorsi a Roma, città bella e immortale, proprio come la sua Teresa.

Pierfranco Bruni ha presentato a Castrovillari (Cosenza) “Era bella Teresa” edito in una elegante collana da Nemapress. Questo ultimo racconto lungo o breve romanzo di Pierfranco Bruni “Era bella Teresa” è stato illustrato presso la Galleria d’arte “Il Coscile” tra l’entusiasmo dei partecipanti che hanno accolto con vivo interesse il racconto dell’autore.
Nel corso dell’evento, organizzato dall’Accademia Pollineana nell’ambito del “Maggio dei Libri, coordinato dalla giornalista Paola Gentile, Bruni ha ripercorso le tappe più importanti e rappresentative della sua vita che rivivono nel suo libro, dove il ricordo e la malinconia per la giovinezza trascorsa, vengono rivissute alla luce della consapevolezza dell’età matura.


Un ricordo che si fa viaggio, non nel senso proustiano di rimembranza, ma di movimento fattivo, più omerico, rievocando i suoi trascorsi a Roma, città bella e immortale, proprio come la sua Teresa. Un amore viscerale, passionale, ma anche contemplativo che porta agli echi dell’ultimo D’Annunzio: un saggio, o una saggezza, che si culla nel passato con nostalgia, ma consapevole di essere radicato nel presente.
Dalla solitudine e dalla malinconia non si guarisce mai, spiega Bruni. È un lento alternarsi, in cui la vita “vera” si affaccia di tanto in tanto a suggerirci che bisogna andare avanti. Questa alternanza, che è l’essenza di Bruni, torna viva nel linguaggio che egli utilizza e che caratterizza le sue composizioni. L’uso concreto e deciso della parola si fa rapido e netto quanto onirico e sognatore, portando alla memoria gli echi di Dino Campana e la consapevole crudezza di Cesare Pavese.
Dopo aver intrattenuto il pubblico, salutato dall’editore e padrone di casa, Mimmo Sancineto, Bruni ha rivolto un appello ai giovani presenti in sala e alle giovani generazioni in generale: quello di essere sempre liberi nel pensiero. Libertà che ci viene data, ha ricordato l’autore, solo attraverso la conoscenza e lo studio. Non ci può essere indipendenza se prima non c’è conoscenza.
Infine, un saluto commosso ai tanti presenti, amici di una vita e appassionati di letteratura che non si lasceranno scappare la lettura di “Era bella Teresa”, in cui l’alternanza di passato e presente, di prosa e poesia, di vita vissuta e ancora da vivere sono lo specchio dell’esistenza di ognuno di noi. Una serata importante in una cornice elegante, sobria e gioiosa con un pubblico attento e alla presenza di numerosi giovani.

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