Nella nostra infanzia- adolescenza quando le giornate scorrevano tra casa, scuola, studio e momenti relazionali ed erano ancora lontani i frenetici ritmi cui ci hanno sottoposto i mutamenti della società odierna, la riunione familiare a tavola era un momento irrinunciabile che aveva in sé il senso della sacralità dello stare insieme unito al sapore delle genuine pietanze di un tempo preparate da mamma.
Per noi l’intesa nei giorni feriali si realizzava durante la colazione del mattino, ma particolarmente la sera a cena al rientro di papà, quasi sempre assente a pranzo per motivi professionali.
Era uno di quei momenti cui teneva intensamente nel vedere la sua famiglia riunita. Per noi che più che mangiare amavamo parlare, raccontare, spesso lo abbiamo sentito quasi sentenziare : “a tavola quando si mangia non si parla”. Le conversazioni erano rinviate al momento della frutta, quando lui per primo apriva lo spazio alle risate agli scherzi allo scambio di opinioni, commenti sui fatti d’attualità non ultimi risvolti e accadimenti nelle ore scolastiche e finalmente l’audio della TV diveniva più compatibile all’ascolto. Si trattava di una esortazione al silenzio durante i pasti, compresimo molto tempo dopo, per godere di attimi di tranquillità che per papà dopo gli impegni lavorativi, era anche quello una sorta di approccio alla serenità e all’armonia della famiglia. “A tavola quando si mangia non si parla”, fu una frase che usò ripetere fino ai suoi ultimi anni di vita.
Cosi aver appreso dell’uscita di “Zitto e mangia” il libro suscitò in noi moltissima curiosità e soprattutto il riaffiorare di un dolce ricordo.
Un libro che d’istinto acquistammo sotto casa alla libreria ‘Paoline’ e casa editrice (San Paolo) del testo scritto da due versatili germani catanesi, Marco Pappalardo giornalista- scrittore , esperto in temi pedagogici, cooperatore salesiano e docente di Lettere nei Licei e Luca Giovanni Pappalardo, chef di prim’ordine a Bologna(Trattoria “Pane e panelle”) scrittore e padre di due figli. Apparentemente impegnati in settori diversi, i due fratelli sono strettamente legati da una eccezionale affinità elettiva che si traduce nella dedizione alla formazione dei giovani. Un fil rouge stimolante oltre che incentivante del loro operare e rafforzante della naturale sintonia tra loro.
“Zitto e mangia. Ricette per l’educazione e la buona tavola” il progetto pedagogico condiviso dai fratelli Pappalardo, edito da San Paolo, rappresenta una riflessione per la vita quotidiana, impreziosito da ricette educative per crescere ragazzi sani, felici e consapevoli. Sviluppo e formazione dei bambini e dei ragazzi si realizzano oltre che in famiglia, attraverso processi di integrazione sociale , poiché “l’educazione è un’esperienza di comunità” sostiene Marco Pappalardo, secondo cui il testo risulta perfettamente allineato all’adozione ” nelle scuole, e per i percorsi di educazione all’alimentazione e alle realtà ecclesiali come parrocchie, oratori e associazioni”.
Nelle librerie da qualche mese, Il libro sarà ufficialmente presentato in un doppio incontro con gli autori a Catania il 14 luglio alle ore 18 presso Spazio 47 in Via Nuovalucello, 47HI, su prenotazione.(a margine il link). L’Hub di Fondazione Èbbene Spazio 47, condividendo ilo spirito educativo del testo oltre ad ospitare la presentazione donerà alcune copie alle donne e alle famiglie che frequentano il Centro di Prossimità di San Cristoforo. All’ appuntamento presso Spazio 47, articolerà l’evento, un dibattito, sui temi centrali del testo, tra Luca Giovanni e Marco Pappalardo, la dietista Francesca Furnari e la psicologa Valentina Cavallari.
Il secondo incontro si terrà il 15 luglio alle ore 20 presso il Chiostro della Parrocchia Santa Maria di Gesù dei frati minori. Dopo il saluto del parroco Fra Massimo Corallo, si aprirà un dialogo tra gli autori e i partecipanti (ingresso libero).
Un libro, elegantemente impaginato da leggere attentamente periodo dopo periodo apprezzando come in un viaggio, arte sapori e profumi protagonisti di gustose e facili ricette sapientemente descritte in una fusione con le buone regole del saper stare a tavola. Ricette educative che vanno incontro alle mission delle famiglie nella crescita dei figli non solo fisica ma anche valoriale.
Nelle pagine del libro “troverete la vita di una famiglia: le cene da mettere insieme a fine giornata, i pranzi della festa, gli stravizi a casa dei nonni, ma anche i piatti antispreco e le regole della spesa” spiegano Luca Giovanni e Marco Pappalardo che sottolineano quanta vita la cucina esprima ” è il luogo della casa in cui passiamo più tempo che altrove. Chiudiamo gli occhi e pensiamo al caffè, al borbottio della moka, al profumo rassicurante; oppure nelle domeniche pomeriggio a quello delle torte in forno o del pane e, perché no, della pizza. Queste meraviglie sono le tipiche preparazioni che si possono fare tutti insieme. Pesare gli ingredienti, dosarli, mescolarli, stenderli, condirli, assaggiarli, decorare, infornare. Come degli Umpa Lumpa ne “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl, mettiamo della musica di sottofondo, giochiamo, cantiamo, divertiamoci a cucinare insieme. È un inno alla gioia!»
Per la prenotazione del posto: https://bit.ly/zittoemangia
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Biografia degli autori
Luca Giovanni Pappalardo è il rivoluzionario chef umanista, autore del bestseller Scuola facile di pesce e dell’ormai indispensabile Pesci Diversi. Ha scritto per anni le ricette dell’inserto Salute del “Corriere della Sera”, ha fondato il gruppo social “Chiedi allo Chef” e
ha portato la cucina d’autore nei palati dei ragazzi più giovani. Attualmente è lo chef di “Pane e Panelle” a Bologna.
Marco Pappalardo è docente di Lettere a Caltagirone presso il Liceo Majorana-Arcoleo.
Pubblicista, collabora con “L’Osservatore Romano”, “Avvenire”, “Credere”, “La Sicilia” e con diversi blog. Ha scritto oltre 30 libri su temi educativi, sociali, religiosi, formativi per le editrici San Paolo, Libreria Editrice Vaticana, Elledici, Effatà, Il Pozzo di Giacobbe, Paoline, alcuni
dei quali tradotti in più lingue.