In punta di sorriso tra le vite e i viaggi: Pierfranco Bruni nello scavo delle memorie

Oltre trecento pagine in versi "In percezione di sorriso", il nuovo libro di Pierfranco Bruni Edito da Marco Solfanelli Tabula Fati, è una finestra di vetri policromi, intarsi di vita e di anima, in cui Storia e storie si intrecciano tra metafore, prosimetro e il coraggio della sperimentazione...

Il nuovo libro di Pierfranco Bruni in versi ha un titolo tra il malinconico e il metafisico. Edito da Marco Solfanelli Tabula Fati: “In percezione di sorriso”, pgg. 368, euro 22.00.
Questo recente testo di Bruni è una finestra di vetri policromi, intarsi di vita e di anima, in cui Storia e storie si intrecciano rivelando profonde riflessioni mediate dal mistero della parola perpetuato dalla poesia. Avventurarsi, allora, fra le pagine di questo libro significa intraprendere il sentiero interiore del naufrago ungarettiano e smarrirsi fra le onde – come Odisseo – senza però mai perdere frammenti della propria identità, in cui la memoria e le ricordanze risuonano leopardiane.


La metafisica bruniana, tuttavia, non manca di farsi fenomenologia, abbracciando la vita nella sua interezza e nei suoi molteplici significati che si radicano fra passato e contemporaneità, fra amori vissuti e amori dissolti, biografia e liriche dantesche, fra Bella Achatovna Achmadulina, Boris Pasternak e conflitto russo-ucraino, fra la percezione di un sorriso nel mezzo di fotogrammi familiari, del dolore dei lutti e della constatazione della caducità della vita umana in un percorso di griglie simboliche.
Uno spaccato di un uomo e del mondo – suo e di tutti – condensato in oltre trecento pagine, fra poesia, prosimetro, metafore e il coraggio della sperimentazione.

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Pierfranco Bruni, nato in Terra Calabra cui è profondamente legato, vive tra Roma e la Puglia da molto tempo. Archeologo, antropologo, letterato e linguista, fecondo saggista e poeta è presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Dal carismatico e sopraffine stile letterario, Bruni è alla seconda candidatura al Nobel per la Letteratura. Già Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali e componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero, nel corso della sua carriera è stato docente in Sapienza Università di Roma ed ha appronfondito lo studio rivolto alla tutela e alla conoscenza delle comunità di minoranze etnico-linguistiche.

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