“La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, non lasceremo tracce….È un’impresa temeraria parlare di maestri in un’epoca che non conosce eredi e non si riconosce erede di niente e di nessuno. Non siamo eredi, non lasciamo eredi. Non ereditiamo niente, non lasceremo alcuna eredità. È questa, per dirla in modo diretto e brutale, la condizione odierna. Riguarda, in varia misura e a diversi livelli di coscienza, ciascuno di noi, nella vita personale e in quella pubblica e sociale. Ma non risparmia nessun ambito…” da http://marcelloveneziani.com
Per reagire a questa amnesia, cancellazione e maledizione e salvare il salvabile, Marcello Veneziani nel suo nuovo libro 𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐫𝐞𝐝𝐢 (Ed. Marsilio, p.332, 19 euro) ha raccolto settanta ritratti di maestri, veri, presunti o controversi, grandi e piccini in un’epoca che li cancella.
Li citiamo in gran parte: Ficino, Pascal, Bruno, Vico, Cuoco, Leopardi, Manzoni, Mazzini, Burke, de Maistre, Baudelaire, Proust, Kafka, Buzzati, Verga, Trilussa, Moravia, Aleramo, Tomasi, Manganelli, Rossi, Vattimo, Ratzinger, Sermonti, Cau, Venner, Dugin, de Benoist, Byung chul han, Miglio, Sartori, Reale, Hadot, Cacciari, Agamben, Faggin. Autori diseguali.
Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto all’essenziale, Non resta che ribellarsi a questa amnesia e tentare una nuova strada che da un verso recuperi il valore della tradizione e delle sue eredità e dall’altra si cimenti con le nuove sfide e i nuovi territori del pensiero. Con spirito critico, coraggio avventuroso e amor del vero. Ne riparleremo più ampiamente.
Marcello Veneziani, giornalista scrittore, filosofo. È nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone.
Proviene da studi filosofici. Ha fondato e diretto riviste tra cui L’Italia Settimanale e Lo Stato. Ha scritto su vari quotidiani e settimanali: dal Corriere della Sera a La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Messaggero, Panorama. Ha scritto a lungo su Il Giornale, chiamato da Montanelli e poi da Feltri, dove ha tenuto per anni la rubrica in prima pagina Cucù. È commentatore della Rai.
Ha scritto vari saggi tra i quali La rivoluzione conservatrice in Italia, Processo all’Occidente, Comunitari o liberal, Di Padre in figlio. Elogio della Tradizione, La cultura della destra e La sconfitta delle idee (editi da Laterza). I Vinti, Rovesciare il ’68, Dio, Patria e Famiglia. Dopo il declino (editi da Mondadori).
È poi passato a temi esistenziali pubblicando saggi filosofico letterari come Vita natural durante dedicato a Plotino e La sposa invisibile, un viaggio carnale e metafisico tra le figure femminili. Per Mondadori ha pubblicato tra l’altro Il segreto del viandante, Amor fati, la vita tra caso e destino, Vivere non basta. Lettere a Seneca sulla felicità. L’ultimo suo libro, Senza Eredi per Marsilio Editori. Uscito da Mondadori, è Anima e Corpo. Viaggio nel cuore della vita. Per gli Oscar Mondadori è in libreria Ritorno a Sud. Ha poi pubblicato con Marsilio Lettera agli italiani (2015), Alla luce del mito (2016), Imperdonabili. Cento ritratti di autori sconvenienti (2017), Nostalgia degli dei (2019) e Dispera bene (2020). Inoltre Tramonti (Giubilei regnani, 2017) e Dante nostro padre(2020), La Cappa (2021), Scontenti (2022).