Su 83 donne che in India si sono sottoposte alla vasectomia, oltre 20 sono morte e le altre 50 sono arrivate in fin di vita a causa probabilmente delle più che precarie condizioni igienico-sanitarie del luogo, dove sono stati eseguiti gli interventi chirurgici.
Ma la causa vera che porta queste donne a morire per un intervento che molto probabilmente non farebbero se avessero possibilità di scelta, è l’imposizione di una politica di controllo delle nascite iniqua e non rispettosa dei diritti umani.
Una tragedia annunciata, cui queste donne tra i 26 e i 40, molte di loro anche con figli non sono riuscite ad evitare andando incontro alla morte, qualche settimana fa nel villaggio di Pendari dello Stato centro-orientale di Chhattisgarh, vittime di una campagna di sterilizzazioni di massa iniziata molti anni fa, quando alla fine degli anni ’70 fu in uso la vasectomia forzata imposta dal governo di Indira Gandhi, durante il quale migliaia di uomini con figli furono sterilizzati.
Adesso questo tipo di pratica non è più impositiva come allora, ma moltissime donne che vivono condizioni di vita disagiate economicamente, attirate forse dalla promessa di soldi e regali in cambio dell’intervento, nonostante gli alti rischi si sottopongono alla sterilizzazione.
Diversi Stati oggi impongono la regola 2CN, ovvero la norma dei due figli , e sono soliti incentivare con denaro o doni, punendo le donne povere nei casi di rifiuto,con sanzioni o limitando la erogazione dell’acqua per le coltivazioni.
Una situazione che affonda purtroppo le sue origini nella prima metà del secolo scorso al tempo dell’indipendenza dell’India, quando nel 1947 furono state prese gravi misure per fronteggiare lo sviluppo demografico.
Ancora adesso la situazione non è molto cambiata e l’attuale governo indiano di Narendra Modi, che subito dopo la tragedia ha chiesto di verificare e fare chiarezza sulla morte delle donne al centro sanitario di Pendar, non sembra sia intervenuto per impedire l’uso della sterilizzazione di massa, ancora così diffusa, e molto pericolosa per la vita delle donne.