Immagini: l’incontro con Giorgio Napolitano nella prima domenica di Sergio Mattarella Capo dello Stato Roma. Il neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, eletto alla quarta votazione dal Parlamento a Camere riunite con 665 voti, dopo essere stato ieri sera a cena dalla figlia nel quartiere Flaminio a Roma in compagnia dei nipoti arrivati per i festeggiamenti da Palermo, stamattina come sempre si è recato ai Santi Apostoli per la messa domenicale, mantenendo inalterate le sue abitudini di persona semplice. Il Presidente ha ascoltato la Santa Messa celebrata da padre Nicola Rose, vicino all’altare dedicato al francescano Massimiliano Kolbe,canonizzato nel 1974 da Paolo VI, per i martìri subiti nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. All’uscita dalla Chiesa dopo essersi intrattenuto qualche minuto con alcune suore, ha proseguito a piedi verso la foresteria della Consulta,rimanendo in silenzio agli avvicinamenti dei numerosi giornalisti che lo hanno seguito per le vie del centro di Roma. Nel pomeriggio Mattarella si è recato a Rione Monti per incontrare il Presidente emerito Giorgio Napolitano e ringraziarlo per quanto fatto in questi nove anni. “Sono venuto per salutare il presidente Napolitano e rendergli omaggio e ringraziarlo per il grande servizio reso in questi anni e anche per scambiare con lui qualche opinione“, è quanto riferito dal neo Presidente all’uscita dall’abitazione di Napolitano di via dei Serpenti. Sergio Mattarella presterà giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza alla Costituzione martedì 3 febbraio, alle ore 10, davanti al Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali. Il neo eletto Capo dello Stato, accompagnato dalla Segretaria generale della Camera, Lucia Pagano, andrà a Palazzo Montecitorio con una vettura del Quirinale, scortata dai Carabinieri in motocicletta. La partenza sarà segnalata dalla campana di Montecitorio. La Presidente della Camera, Laura Boldrini, e la Presidente Vicaria del Senato, Valeria Fedeli, lo accoglieranno. Dell’avvenuto giuramento viene dato annuncio dalla campana di Montecitorio e da 21 salve di artiglieria. Quindi, secondo il rituale, il Presidente della Repubblica rivolgerà il messaggio alla Nazione. La Cerimonia si concluderà con l’esecuzione dell’Inno nazionale e il Presidente che passa in rassegna il reparto d’onore schierato con bandiera e banda. I primi auguri al neo presidente sono stati rivolti da Giorgio Napolitano “Tra ieri e oggi c’è stato un salto di qualità politico”. Lo dice l’ex presidente Giorgio Napolitano, commentando la larga maggioranza di voti ricevuta da Sergio Mattarella. Alla domanda se cambia qualcosa nel quadro politico, risponde: “È molto difficile dire che c’è di nuovo in una situazione così complessa e articolata” e da Papa Francesco : “Mi è gradito rivolgerle” si legge nel telegramma di Papa Francesco a Sergio Mattarella “deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio della unità e della concordia del Paese, invoca sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano. Con questi voti – conclude il papa – invio a lei e all’intera nazione la benedizione apostolica”. Intanto continuano a pervenire dall’Italia e dall’estero congratulazioni e auguri di buon lavoro che si aggiungono ad una valanga di commenti, reazioni, attestazioni di stima o di perplessità arrivate dopo la proclamazione di Sergio Mattarella nuovo Presidente della Repubblica. Il presidente americano, Barack Obama, si ”congratula con il presidente Sergio Mattarella per la sua elezione”. Lo afferma la Casa Bianca in una nota, sottolineando che Obama lavorerà con Mattarella per ”affrontare le sfide transatlantiche e globali e per cogliere nuove opportunita’ per una stretta collaborazione”, partendo dal ”duraturo legame fra gli Stati Uniti e l’Italia”. Pier Luigi Bersani ex segretario del Pd, interpellato dall’ANSA all’uscita dell’Aula della Camera dice: “È stato un parto un po’ lungo, di due anni, ma poi è arrivata” l’elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. Mattarella nel 2013 era nella rosa di candidati di Bersani, che ora commenta: “Molto bene, sono contento”. “Dio ce l’ha mandata buona”. Così Marco Pannella a Radio Radicale a proposito della scelta di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica. “Ho l’impressione che come è accaduto al di là del Tevere, qui possiamo forse festeggiare una scelta, un Paese, una persona”. Il presidente della UE Jean Claude Juncker in un messaggio in cui esprime a Sergio Mattarella “le più sentite congratulazioni” per l’elezione “a nome della Commissione europea e a titolo personale” ha scritto:”La sua profonda esperienza istituzionale, combinata col rigore intellettuale mostrati nella promozione dei valori e dei principi costituzionali, sono una garanzia di unità nazionale e prestigio internazionale per il paese” . Non sono mancate le reazioni alla elezione presidenziale di ieri: “Buon lavoro al nuovo Capo dello Stato, serve qualcuno che prenda il timone, tenga la schiena dritta di fronte alle numerose porcate che questo Governo si appresta a compiere e che sia realmente difensore della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale”. Così i gruppi M5s di Camera-Senato. “Ora lo “attendiamo al varco”, a cui si aggiunge la voce di Matteo Salvini di Lega nord contrariato dall’elezione di Mattarella: “Mattarella non è il nostro presidente. Noi chiamiamo tutti gli italiani a Roma in piazza del Popolo il prossimo 28 febbraio per manifestare contro questa sinistra che occupa tutte le poltrone e per rilanciare un centrodestra che in Parlamento non esiste più e che oggi ha dimostrato di essere morto. Oggi è una pessima giornata per l’Italia”. Anche il leader del Cremlino Vladimir Putin, ha inviato un telegramma di auguri ricordando gli storici e stretti rapporti bilaterali e dicendosi certo di “conservare e aumentare il potenziale positivo dei legami russo-italiani su tutte le direttrici, nell’interesse dei popoli dei due Stati” L’Associazione Giornalisti Europei(AGE) ha espresso così al neo Capo dello Stato il suo messaggio augurale: A nome soci tutti dell’ Associazione Giornalisti Europei le esprimiamo vivissime congratulazioni per la sua elezione a massima carica dello Stato, certi che le sue convinzioni europeiste daranno impulso allo sviluppo del processo di integrazione politica, nel solco del migliore impegno da sempre profuso dall’Italia quale componente originaria e trainante. Con rinnovate congratulazioni le auguriamo buon lavoro. Nuccio Fava, presidente – Carmelo Occhino, segretario generale AGE. Giovanni Malagò (Coni): “Dopo Giorgio Napolitano, al quale va ancora una volta il nostro ringraziamento per il supporto continuo e affettuoso che nei suoi nove anni ha garantito al mondo dello sport italiano sale al Quirinale un altro autorevole esponente della storia politica italiana che ha fatto della sobrietà e del rigore morale una ragione di vita. Tutti noi auspichiamo che sulla scia del suo predecessore, il Presidente Mattarella confermi la vicinanza del Quirinale allo sport azzurro che è alla vigilia di due importanti appuntamenti come i Giochi Olimpici di Rio 2016 e la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024.” Nel contestare l’atteggiamento politico di Renzi Giovanni Toti (Fi) ha sottolineato: “Il partito ha tenuto, qualche voto è andato perso e qualche altro è andato a Sergio Mattarella. Non mi sembra una cosa disdicevole, lui è una persona stimata con un ottimo curriculum. Il motivo della nostra scheda bianca era di contestazione al metodo di Renzi”. Il commento di Mario Monti alla elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica:”Sono felice che l’Italia abbia un presidente della Repubblica che è uomo di principi, di competenza e di esperienza, in particolare di grande valore giuridico, cosa necessaria in questo momento”. “È un grande interesse dell’Italia – ha aggiunto Monti – avere un capo dello Stato sempre sopra le parti e mai sopra le righe, sul solco di Ciampi e di Napolitano”.
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