Sempre nelle vicinanze di Mosul, dove recentemente l’Isis ha distrutto molte statue del museo della città, adesso è avvenuto un nuovo disastro archeologico nella città assira di Nimrud, l’antica Ninive fondata nel 1274 a.C. dal re Shalmanaser e diventata, poi, capitale sotto il regno di Assurbanipal II durato dal 883 al 859 a.C.
È stato il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la notizia dello scempio con un post sulla sua pagina Facebook.
Il sito archeologico dell’ antica Nimrud, la biblica Calah, da giugno capitale del Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi è stato raso al suolo con i bulldozer con la stessa furia con la quale sono state distrutte statue e fregi preislamici del museo di Mosul in quanto, nell’ideologia jihadista, si tratta di oggetti che «favoriscono l’idolatria» e per questo devono essere distrutti.
Non è stato ancora possibile stimare l’ammontare dei danni.
Diversi esperti temono che il prossimo bersaglio dei terroristi possa essere l’antica città di Hatra, facente parte del patrimonio mondiale. Lo ha detto alla stampa internazionale Abdelamir Hamdani, archeologo iracheno dell’Università di Stony Brook di New York: «Purtroppo è solo questione di tempo, il progetto dei terroristi è di distruggere il patrimonio iracheno, sito dopo sito».