L’attacco terroristico al Museo Nazionale del Bardo, al centro di Tunisi, ha seminato terrore e morte.
Uomini armati con indosso una tuta militare, hanno preso oggi,in ostaggio una decina di persone dopo una sparatoria senza fine. 24 morti , tra cui 4 italiani e circa 50 feriti, dei quali 6 italiani è per il momento il bilancio della strage di oggi.
Le forze tunisine antiterrorismo, sono riuscite a mettere in fuga gli stragisti dell’Isis ponendo fine all’assedio. Due degli attentatori di nazionalità tunisina sono morti, altri tre sono invece riusciti a fuggire.
Le vittime dell’assedio erano turisti italiani, spagnoli, polacchi e tedeschi oltre due tunisini, di cui un poliziotto.
Gli italiani erano in vacanza sulla nave “Fascinosa” della Costa crociere tra loro alcuni erano dipendenti del Comune di Torino. L’Italia non si farà intimidire , siamo vicini al popolo tunisino e alle sue istituzioni politiche che in questi anni hanno dimostrato di voler vivere in un Paese tollerante, aperto al dialogo e alla democrazia”ha affermato fortemente indignato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dopo la fine dell’assedio il premier tunisino Habib Essid ha dichiarato che “sarà una lunga guerra, dobbiamo mobilitarci tutti insieme per lottare contro il terrorismo. Il nostro Paese è in pericolo serve una unità di difesa”
Sembra probabile, secondo alcune fonti di sicurezza, che l’attacco fosse stato organizzato contro il Parlamento tunisino, ma il commando per motivi ancora da verificare, abbia poi puntato sul Museo piu’ antico del mondo arabo,famoso per la collezione di ceramiche romane del II e IV sec. a.C e reperti punici.
Il leader Rachid Ghannouchi, ha definito l’attacco “un crimine orribile” contro “un sito di importanza simbolica” ed evidenziato come siano state sacrificate “vite innocenti”, tra cui “quelle di ospiti del nostro paese”. Si tratta “del tentativo fallito di minare la nostra sicurezza e stabilita’, di diffondere la paura e di danneggiare il settore del turismo, di cruciale importanza per la vita di centinaia di migliaia di tunisini”.
Al centro di Tunisi si sono raccolte centinaia di persone in segno di solidarietà delle vittime dell’assalto terroristico , sbandierando cartelli con slogan “Tunisia libera, via i terroristi”.
Ancora una pagina nera del terrorismo internazionale, che oggi ha sferrato un duro colpo al solo Paese che stava pacificamente percorrendo la via della democrazia, dopo la stagione delle “Primavere arabe”.