L’emergenza immigrati, in vista del vertice straordinario Ue di Bruxelles, è stata al centro delle sedute di oggi, mercoledì 22 aprile, di Camera e Senato. Deputati e senatori, hanno osservato un minuto di silenzio in segno di cordoglio per la morte di circa 800 immigrati clandestini nel mare Mediterraneo. Per il Premier Matteo Renzi l’Ue “ha bisogno di politica” e “non solo di una reazione emotiva” per dare una risposta ai problemi. “Vanno rafforzate le azioni europee”, sostiene. Vanno combattuti “i trafficanti di uomini” perché “siamo di fronte a una forma di moderno schiavismo”. L’Europa “non può lasciare solo a noi questa battaglia che è una battaglia di assoluta civiltà”.
Parlando alla Camera dei deputati Renzi ha lanciato un appello all’unità per affrontare l’emergenza dell’immigrazione clandestina che proviene dall’Africa. “Di fronte a queste tematiche, non c’è divisione di parte. C’è l’Italia”. Renzi ha detto che è necessario evitare “di inseguire la demagogia come sta facendo larga parte dell’opposizione. C’è un limite allo sciacallaggio”. Ha poi contestato “l’idea che gli italiani votino sulla base della pancia” spiegando di non aver paura delle elezioni: “E’ semplicistico dire ‘tutti a casa’ loro o accogliamo tutti”, serve “una strategia di respiro”.
Renzi, dopo la Camera, ha parlato anche al Senato sull’immigrazione clandestina, rilanciando l’appello all’unità contro l’emergenza. “Dall’Unione europea serve una risposta organica. Temiamo che quello che è avvenuto possa ripetersi ancora”, dice il presidente del Consiglio. Dalle opposizioni si levano urla di proteste e Renzi replica: lasciate da parte la demagogia “e tornate ad essere umani almeno in questo momento”. Verrà colpito “chi ruba su spese e costi dell’accoglienza” degli immigrati clandestini in Italia.
“Gratitudine alle donne e agli uomini che stanno onorando l’Italia accogliendo i superstiti e salvando vite umane in mare”, ha detto il Premier ringraziando anche le cooperative e i sindaci che salvano “vite umane”, spesso “accusati dall’opinione pubblica sul territorio, ma con schiena dritta” vanno avanti. “Stavolta – ha aggiunto Renzi – il mondo non si è girato dall’altra parte e non è rimasta solo la guardia costiera, per la prima volta dopo tanto tempo il naufragio ha provocato la consapevolezza da parte delle istituzioni internazionali”.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha telefonato al premier Renzi ringraziando l’Italia ed esprimendo apprezzamento per gli sforzi fatti per affrontare l’emergenza umanitaria. Nel corso della conversazione entrambi si sono detti convinti della responsabilità che la comunità internazionale ha per la protezione dei rifugiati. Si apprende, intanto, che il governo di Tripoli si dice pronto a collaborare con l’Unione europea contro l’immigrazione illegale e il terrorismo.