Roma – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni si è riservato di accettare, come è nella prassi, ha riferito Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica al termine del colloquio tra il Capo dello Stato ed il presidente del Consiglio incaricato. Gentiloni potrebbe decidere già da domani mattina di tornare al Quirinale per sciogliere la riserva.
Dopo le consultazioni concluse ieri sera il Capo dello Stato ha convocato oggi alle 12,30 il ministro degli esteri uscente Gentiloni per il conferimento del nuovo esecutivo nel tentativo di chiudere la crisi di governo aperta con le dimissioni di Matteo Renzi dopo la vittoria del no al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso. Al termine dei colloqui di ieri, Mattarella ha espresso la necessità di dare al paese un ‘’governo nella pienezza delle sue funzioni’’ per affrontare le emergenze interne e internazionali.
Il Governo dovrà poi ottenere la fiducia del Parlamento.
Il discorso di Paolo Gentiloni – “Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, afferma nel suo primo discorso il premier incaricato Paolo Gentiloni. “Il quadro ampio e articolato delle consultazioni svolte dal presidente della Repubblica sarà la base del lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo”. “Dalle consultazioni è emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l’impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti”. Il premier incaricato intende “accompagnare e se possibile facilitare il percorso delle forze parlamentari” per definire le nuove regole elettorali. Gentiloni si dice “consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto”. Nelle consultazioni, prosegue il presidente del Consiglio incaricato, è stata registrata “l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizioni a condividere un governo di responsabilità. Quindi non per scelta, ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”.