Messina, 22 maggio 2017 – Taormina blindata per il prossimo G7. Inaccessibile già dal 22 maggio, l’area rossa creata per il vertice che riunirà i capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati del mondo il 26 e 27 maggio. Altissimo livello di sorveglianza e sicurezza h-24 con posti di blocco disseminati sulle strade che dal mare a monte conducono alla città di Taormina. Ai residenti è stato rilasciato apposito pass per gli spostamenti.
Sono settemila le forze dell’ordine che insieme ai militari presidieranno il summit, secondo un piano capillare messo a punto dal Viminale, nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a capo del coordinamento per la sicurezza dell’evento ha sottolineato l’importanza della sinergia di tutte le componenti impegnate nell’attività di prevenzione. Con Minniti collaborano vertici di forze di polizia e servizi, oltre al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano ed al prefetto di Messina, Francesca Ferrandino.
Le manifestazione degli anti-G7 è prevista il 27 pomeriggio a Giardini Naxos. Ci saranno arrivi da tutte le zone d’Italia. Dall’estero non si prevede una larga partecipazione, che invece sarà nutrita per il vertice del G20 in programma il 7 e 8 luglio prossimi ad Amburgo.Sul fronte dei cortei di protesta non si registrano segnali di allarme né sono stati rilevati su quello di attacchi terroristici. In quest’ambito le attività di prevenzione e controllo dei siti e obiettivi sensibili sarà garantito tramite un dispositivo che prevede l’impiego di uno straordinario spiegamento di forze dell’ordine tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e forze armate.
E’ stato tuttavia deciso il “mirato potenziamento e l’intensificazione delle attività necessarie ad innalzare gli standard di sicurezza nelle località interessate a diverso titolo dal Summit e comunque in tutto il Paese”. Ha detto ancora Minniti.Inoltre il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, ha potenziato gli scambi informativi su potenziali rischi e minacce. Le operazioni di sicurezza sono in moto da tempo.
Lo scorso 10 maggio è scattata la sospensione di Schengen ed i controlli alla frontiera sono stati ripristinati.L’attracco in Sicilia delle navi che trasportano i migranti è stato sospeso per consentire la concentrazione della polizia di stato nelle aree interessate dalla sicurezza per il G7.