Taormina (Me), 27 maggio 2017 – ‘’Immagine perfetta e successo per l’appuntamento internazionale. Il G7 ha ospitato una discussione vera e più autentica di altre. Il mio punto di vista per sottolineare questo formato come momento di incontro dei leader, mettendo insieme convergenze e rilevare le divergenze quando ci sono ’’. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nel giardino del San Domenico Palace Hotel di Taormina che apre ad un panorama mozzafiato della costa jonica siciliana, ha iniziato la conferenza finale dell’edizione 2017 del G7, curata dalla Presidenza di turno italiana.
‘’Sono soddisfatto per l’accoglienza della Sicilia – ha detto Gentiloni alla stampa nazionale ed estera sottolineando’’ l’ idea vincente di Renzi per avere proposto l’anno scorso il vertice in quest’area’’ che dal 26 al 27 maggio ha riunito i leader delle principali economie ‘’ del mondo libero’’. Sul tavolo dei Sette Grandi di Canada, Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Giappone e Stati Uniti, nella due giorni a Taormina le sfide della lotta al terrorismo, la gestione dei migranti, il clima e il commercio internazionale. Accordo condiviso pienamente sulla prima in agenda con priorità assoluta. ‘’Il risultato importante è sul terrorismo di cui abbiamo parlato ieri – ha detto il premier – a pochi giorni dall’attacco a Manchester e agli egiziani copti ’’e le strategie per contrastarlo anche con la rimozione ”tempestiva” dai service provider dei contenuti immessi in internet dalle organizzazioni terroristiche. Tutti d’accordo sui temi migratori, gestione e il controllo dei flussi pur tenendo conto della distinzione tra rifugiati e emigrati economici, per un approccio di emergenza e a lungo termine’ e nell’immediato, ‘’con le nostre forze e il contributo dell’Unione europea’’ ha rimarcato il presidente del Consiglio.
Intesa anche sulle questioni globali (mobilità umana, sicurezza alimentare, empowerment delle donne) su cui a Taormina è passato un messaggio importante nel ‘’focus sull’Africa, di grande interesse per i leader e particolarmente per il presidente Trump, molto curioso di conoscere la realtà dei Paesi africani di cui alla seduta ‘outreach’ erano presenti i presidenti di Tunisia, Nigeria, Niger, Etiopia e Kenia, e i delegati di Unione Africana, Banca Mondiale, Ocse, Onu, Fmi e Banca africana per gli investimenti, con cui abbiamo esaminato progetti di cooperazione – ha osservato Gentiloni – e che al G20 di Amburgo, organizzato dalla Germania, il 7 e l’8 luglio prossimo troverà maggiore approfondimento’’.
Insuperabile invece, il nodo cruciale del clima, sul quale è mancata com’era nelle previsioni, una posizione comune sul futuro dell’accordo di Parigi, costato quasi due settimane di negoziati e siglato nel dicembre del 2015 da 195 Paesi.‘’La questione del cambiamento climatico è molto importante, abbiamo preso atto – ha detto Gentiloni in conferenza stampa – che sei su sette Paesi confermano l’accordo di Parigi. Gli Stati Uniti sono in fase di revisione dei contenuti degli accordi di Parigi’’. Spero che la decisione americana arrivi presto perché l’intesa ha bisogno dell’apporto degli Usa. Noi abbiamo fornito la giusta direzione e non cambieremo assolutamente le nostre posizioni’’ ha aggiunto il premier che invece per i mercati internazionali ha evidenziato l’azione condivisa e ripresa nella dichiarazione finale dal vertice, sul mantenimento del commercio libero di contrasto al protezionismo.Parità di genere e diritti delle donne sono anche stati temi dell’incontro dei Sette.
‘’E’ stata una discussione aperta ma non risolutiva, non mi aspettavo dal G7 grandi soluzioni, i problemi e le questioni saranno ripresi in altre occasioni, oggi si è trovato un punto di equilibrio nel documento finale’’. Bilancio positivo dunque per Paolo Gentiloni sul summit nella Perla dello Jonio. ‘’Soddisfatto per come sono andate le cose, la Sicilia e l’Italia hanno rilanciato un’immagine di bellezza e accoglienza’’ ha concluso il premier nella conferenza a margine dell’incontro internazionale organizzato dalla presidenza di turno dell’Italia.