ROMA, 2 giugno 2017 – Sergio Mattarella ha aperto le celebrazioni della Festa della Repubblica del 2 giugno, con l’omaggio alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano e la parata ai Fori Imperiali, con la partecipazione quest’anno di 400 sindaci, in prima fila quelli dei Comuni colpiti dal sisma. Il presidente della Repubblica è giunto all’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano. Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi. Le Frecce tricolori all’intonazione dell’Inno nazionale della banda dell’Esercito hanno sorvolato il Vittoriano. Dopo l’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d’alloro sul sacello del Milite Ignoto, Mattarella ha passato in rassegna le truppe.
Il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano:
«Nel settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica
Italiana, rivolgo il mio saluto agli uomini ed alle donne delle nostre
Forze Armate ed insieme a loro rendo omaggio ai tanti caduti lungo il
difficile e sofferto cammino del nostro Paese verso la libertà e la
democrazia.
I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946 continuano a guidarci
per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri: dare alle future
generazioni un’Italia in pace, prospera e solidale, in grado di
assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all’interno di quella
comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare.
Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e
al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei
risultati raggiunti.
Ci accompagna la consapevolezza che in un mondo sempre più
interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai
di crisi e conflitti; non potrà esservi vero benessere se una parte
dell’umanità sarà costretta a vivere nella miseria.
Le Forze Armate con convinzione e pieno coinvolgimento assolvono a
questo dovere e hanno contribuito, in questi ultimi decenni, a
conseguire risultati straordinari. La loro professionalità, la loro
abnegazione, il modo costruttivo ed umano con cui hanno saputo
interpretare i compiti quotidianamente svolti in Patria ed in tante
regioni del mondo, non privi di rischi, sono alla base della stima e
dell’affetto dai quali sono circondate. Un ringraziamento
particolarmente sentito va ai militari intervenuti con la Protezione
Civile in soccorso alle popolazioni del Centro Italia, duramente e
dolorosamente colpite. Il loro impegno testimonia ancora una volta la
dedizione delle Forze Armate al Paese e ai suoi cittadini, dei quali
sono nobile espressione.
Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e
grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono
impegnati nei teatri operativi, giunga la gratitudine del popolo
italiano e mia personale.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!»