Roma, 1giugno 2017 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto il suo saluto a tutti gli italiani per la ricorrenza della Festa della Repubblica in occasione del tradizionale concerto che il Capo dello Stato offre al corpo diplomatico accreditato in Italia. Accompagnato dai Solisti Aquilani, il noto violoncellista Giovanni Sollima si è esibito in un programma interamente dedicato alla musica italiana: Antonio Vivaldi, Gaetano Donizetti, Luigi Boccherini e una composizione dello stesso Sollima.
Il concerto, tenutosi nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, è stato trasmesso in diretta da Rai Uno dalle 18.00.
Un bel riconoscimento per l’ensemble abruzzese e una sfida entusiasmante e impegnativa per I Solisti che si confermano attivissimi sulla scena nazionale e internazionale.
Il sodalizio con Sollima, ospite della rassegna Musica per la città, organizzata dalla Associazione I Solisti Aquilani, ha preso il via nel novembre del 2015. Un concerto indimenticabile e appassionato, il primo di una lunga serie che ha portato l’ensemble e Giovanni Sollima nei teatri più prestigiosi del nord Italia.
Sollima è un autentico virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma «un mezzo per comunicare con il mondo». È un compositore originale, con una vena melodica tipicamente italiana che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche. Fin da giovanissimo collabora con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. La sua attività, in veste di solista con orchestra e con diversi ensemble, si dispiega fra sedi tradizionali e spazi alternativi. Virtuoso e compositore alquanto energico e originale, con la sua personalità fuori dagli schemi ha scritto un’opera anche per Elisa e, nel 2013 e 2014 è stato direttore artistico e maestro concertatore del festival salentino della Notte della Taranta. Suo è anche l’inno di Expo 2015.
———————
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del concerto in onore del Corpo Diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano
Sono presenti le più alte autorità istituzionali e insieme a loro rivolgo un saluto molto cordiale agli Ambasciatori accreditati nel nostro Paese.
Domani – 2 giugno – l’Italia celebra la Festa della Repubblica. Invitare, in questa occasione, il Corpo Diplomatico per un concerto esprime lo spirito di apertura e di amicizia che l’Italia nutre verso tutti i Paesi del mondo.
La Repubblica italiana è nata settantuno anni addietro all’insegna del ripudio della violenza e della difesa della libertà.
In riferimento a questi principi il pensiero è rivolto anche oggi alle vittime del terrorismo, recenti e meno recenti, italiane, di ogni altro paese e continente.
A loro, alla memoria delle vittime del terrorismo, di qualunque nazionalità, etnia o religione desidero dedicare questo concerto.
Tra poco il Maestro Giovanni Sollima e i Solisti Aquilani – che ringrazio molto – ci offriranno momenti di splendida musica. Il loro concerto vuol rappresentare un messaggio di pace e di serenità inviato dall’Italia.
Occorre unirsi per rendere più forte il fronte comune contro la predicazione di violenza e per contrastare senza soste chi si fa strumento di morte.
La recente dichiarazione di Taormina – nell’ambito del G7 – sulla lotta al terrorismo e all’estremismo violento manifesta come sia cresciuta la collaborazione a questo riguardo della comunità internazionale.
Per ogni sfida, per ogni grande sfida, che ha davanti a sé la comunità internazionale vi è bisogno di grande collaborazione.
L’interdipendenza è la condizione sempre di più di questa stagione storica.
Vi è interdipendenza e necessità di collaborazione rispetto al fenomeno imponente delle migrazioni che in questi anni si svolge in tante parti del mondo, fenomeno che richiede uno sforzo incessante di salvare vite umane, una giusta ripartizione degli oneri di accoglienza, fermezza e determinazione al massimo livello contro ogni traffico di esseri umani, impegno per aiutare i paesi da cui nascono e transitano i flussi migratori.
Interdipendenza e collaborazione sono chiamate in causa anche per prevenire e affrontare le grandi crisi finanziarie e assicurare stabilità all’economia e promuovere sviluppo globale.
Vi è interdipendenza e occorre collaborazione anche per salvaguardare quel grande patrimonio comune costituito dall’ambiente, dal clima della terra in cui viviamo.
La consapevolezza del destino comune di tutti i popoli ha alimentato nel tempo grandi scelte.
Tra quattro giorni ricorrono settanta anni dall’adozione del Piano Marshall, con cui gli Stati Uniti sono andati in aiuto di Paesi europei stremati da anni di guerra sul loro territorio. E’ stata quella una grande scelta lungimirante di apertura e di collaborazione.
In questa stagione storica d’interdipendenza si conferma sempre più la storica validità dell’integrazione europea. L’Unione l’ha ribadita solennemente, appena due mesi fa qui a Roma. Così come è importante e significativa la crescente collaborazione tra Unione Europea e altre grandi aree del mondo, grandi paesi o aree di integrazione regionale.
Superare le barriere stimola l’economia, incoraggia la collaborazione, rafforza la pace e la sicurezza.
Abbiamo avvertito, in questo ultimo anno decorso, la capacità di solidarietà, di essere solidali, di tanti paesi Europei e di altri continenti in occasione del terremoto che, a più riprese, ha colpito nel nostre regioni centrali.
Vi sono state molte iniziative di solidarietà e di sostegno che l’Italia ha apprezzato in grande misura e per le quali è riconoscente.
Desidero esprimere un pensiero, un ricordo delle vittime del terremoto ed esprimere tutto l’impegno di sostegno nei confronti dei nostri concittadini ancora in difficoltà. Incontreremo anche i loro sindaci nel ricevimento che avrà luogo tra poco nei giardini del Quirinale.
In Italia vi è una ricorrente capacità di affrontare le grandi difficoltà. Di fronte alle situazioni di grande difficoltà l’Italia è sempre stata capace di trovare capacità di impegno comune recuperando energie e risorse per superare le difficoltà.
Rivolgo un saluto a coloro che ci seguono attraverso la televisione.
Ringrazio gli Ambasciatori di aver accolto il nostro invito.
Buon Concerto.