La scorsa settimana è partita la Carovana per la Giustizia del
Partito Radicale – a cui partecipano tra gli altri i membri della
Presidenza Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Antonio Cerrone e il
coordinatore calabrese, l’avvocato Gianpaolo Catanzariti – che sta
attraversando la Calabria e il 14 giugno il Ministro Andrea Orlando ha
fatto una dichiarazione in relazione allo sciopero della fame che Rita
sta conducendo da 20 giorni per non dilapidare quanto fatto finora sulla
riforma dell’ordinamento penitenziario e sulla legalizzazione della
cannabis. A tale riforma il Ministro stesso aveva infatti dato un
impulso importante con la convocazione degli Stati Generali degli
istituti di detenzione. Successivamente però, i propositi scaturiti da
quella grande iniziativa non hanno trovato applicazione e anzi sono a
rischio. Da qui nasce l’iniziativa nonviolenta di Rita alla quale il
Ministro Orlando dice che “Se questo rapporto non fosse dialettico
non sarebbe con il Partito Radicale. Devo dare atto che su questo
terreno ha dato un contributo importante di cui faremo tesoro nei
decreti attuativi”. In basso puoi trovare la dichiarazione completa
del Ministro della Giustizia e due lanci di agenzia con la risposta di
Rita Bernardini. Il TG2 ha dedicato un servizio all’iniziativa in Calabria, mentre il TG3 ha dedicato qualche secondo allo sciopero di Rita Bernardini.
L’impegno prosegue anche a livello transnazionale, con una tavola
rotonda sulla transizione verso lo Stato di Diritto attraverso
l’affermazione del diritto alla conoscenza tenutasi al Senato a Parigi con
il senatore André Gattolin, Laura Harth e Maurizio Turco e gli storici
amici e compagni Sam Rainsy, Vanida Thephsouvanh, Penelope Faulkner.
Abbiamo anche avuto la presenza di Daniel Cohn-Bendit che ha ricordato
Marco Pannella. Pochi giorni dopo, il 13 maggio, a Londra ho incontrato
uno degli avvocati dei familiari dei soldati caduti in Iraq e Lord
Taverne, che ha spiegato come anche decisione che ha portato alla Brexit
si sia fondata su un cumulo di menzogne e su un dibattito fuorviante. Da
ricordare che quest’anno Nessuno tocchi Caino ha preso la cruciale
decisione di rinunciare alle iscrizioni all’associazione stessa per dare
la precedenza al Partito Radicale. La storia e il presente di Nessuno
Tocchi Caino, con l’approvazione della moratoria universale sulla pena
di morte e il lavoro che sta attualmente svolgendo anche in Medio
Oriente e Africa per contenere la pena di morte in tempi di guerra al
terrorismo, assieme alla decisione di favorire le iscrizioni al PR
rinunciando alle proprie, sono ottime ragioni per versare loro il
5×1000. A questa pagina ci sono tutte le istruzioni necessarie.