Il Movimento 5 Stelle primo partito e centrodestra prima coalizione. I dati confermano le previsioni di questa tornata elettorale anche sul rischio di una possibile ingovernabilità. Sulla scena elettorale il Pd in calo e guerra all’ultimo voto tra Matteo Salvini che al momento risulta vincente, e Silvio Berlusconi. E’ l’immagine che le proiezioni consegnano di questa difficilissima partita elettorale che al momento evidenzia solo il deciso ribaltamento dei rapporti di forza tra gli schieramenti ma insufficiente, tuttavia, a delineare una chiara maggioranza in grado di tradursi in forza di governo.
M5S primo partito, débacle Pd Superata la metà dello scrutinio per la Camera (dati relativi a 38.548 seggi su 61.401 ) secondo i dati ufficiali del Viminale a Montecitorio, il MoVimento Cinque Stelle è il primo partito con oltre il 31%, seguito dal Pd che supera di poco il 19, e dalla Lega con oltre il 18%. Forza Italia si ferma al 13,6%. Se il trend attuale sarà confermato dai dati definitivi, Fdi è al 4,2%, LeU al 3,3%. Le altre liste in gara non hanno invece superato lo sbarramento del 3%. PiùEuropa di Emma Bonino la sfiora senza raggiungerla: 2,7%. Fra le altre, solo Potere al Popolo-Prc è oltre l’1%: 1,1%. Mentre CasaPound si ferma allo 0,9%, Il Popolo della Famiglia allo 0,6%, Insieme allo 0,5%, Civica Popolare e la Svp allo 0,4%, Italia agli italiani e Partito Comunista allo 0,3%. 10 Volte meglio e il Partito del calore umano allo 0,1%, Per una Sinistra rivoluzionaria allo 0,08% e Ala-Partito Repubblicano allo 0,07%.
Il dato politico – se i numeri saranno confermati – è che in Parlamento una maggioranza non c’è, né alla Camera né al Senato.
Il Centrodestra vince nei collegi uninominali al nord, M5s al Sud Lo spoglio è ancora in corso e non è possibile al momento avere la geografia esatta di Camera e Senato. Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell’Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. La coalizione, a guida Pd, non è in testa in alcun collegio uninominale di Umbria e Marche. I collegi uninominali sono 232 alla Camera e 116 al Senato. Gli altri si attribuiranno con il proporzionale. Per gli italiani all’estero sono riservati 12 deputati e 6 senatori.
Vittoria di populismo ed euroscettici . E’ quanto emerge dall’analisi della stampa estera che indica la vittoria del populismo, spinte anti europee e mancanza di una maggioranza chiara. Il New York Times scrive di estrema destra e populismo.Le Monde : “I partiti antieuropei fanno il pieno”. Il giornale francese sottolinea il fatto che non è emersa “alcuna maggioranza chiara”. Il Guardian parla di ondata populista. Lo spagnolo El Pais sottolinea il trionfo 5 Stelle, e il fatto “le forze radicali avanzano in Italia in uno scenario senza maggioranza chiara”. Anche il Times dice che non c’è un vincitore.