Genova, 18 agosto 2018 – “Genova – ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – è stata colpita. ” Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. Un dolore condiviso da tutta l’Italia, E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. E’ una tragedia inaccettabile”:così Mattarella, parla al termine dei funerali di Stato celebrati oggi alle 11 a Genova per 19 delle 42 vittime accertate del crollo del Ponte Morandi della città. Il capo dello Stato, dopo aver salutato i familiari delle vittime che hanno accettato la cerimonia pubblica (venti hanno scelto esequie private), ha auspicato e sollecitato “l’impegno di un accertamento rigoroso e sollecito delle responsabilità” sottolineando “il dovere di assicurare al nostro paese la sicurezza delle strade e dei trasporti. Sono impegni che l’Italia ha per Genova e per l’intero nostro paese.
In mattinata Mattarella si è recato sul luogo del disastro sotto il ponte Morandi dove ha incontrato i soccoritori impegnati dal momento del crollo avvenuto il 14 agosto nelle le attività di ricerca dei dispersi e della messa in sicurezza dell’area. Commozione profonda per il presidente davanti a quel rimane dell’auto trovata nelle ore scorse sotto il viadotto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni.
I funerali di Stato si sono svolti nel padiglione Nouvel della Fiera del Mare di Genova dove era stata allestita la camera ardente delle vittime. Alla funzione religiosa, celebrata dall’arcivescovo della città, il cardinale Angelo Bagnasco, hanno partecipato oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in prima fila con il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Senato e Camera Casellati e Fico e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio cui il pubblico presente alle esequie ha riservaro calorosa accoglienza. I due ministri dell’Interno e dello Sviluppo economico e del Lavoro arrivati fianco a fianco poco dopo le 11 accompagnati dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Strette di mano ed abbracci con i familiari delle vittime. Applausi anche per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
L’ingresso delle squadre dei vigili del fuoco e dell’Usar, alla Fiera del Mare per i funerali di Stato, è stato salutato con lungo applauso dai parenti delle vittime e dal pubblico. Dopo il commosso battito delle mani durato circa un minuto e mezzo, i vigili del fuoco, i cinofili e gli Usar si sono avvicinati ad ognuna delle bare facendosi il segno della croce.
“Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferita è profonda” ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nell’omelia dei funerali delle vittime. “Ieri sera, con una telefonata affettuosa” il pontefice “ha voluto manifestarci la sua prossimità”. Ha riferito Bagnasco per la telefonata con Papa Francesco: “Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”. “Alziamo lo sguardo”, ha poi esortato Bagnasco rivolto alla folla. “La Madonna Assunta al cielo ci invita anche in questo momento guardare in alto, verso Dio, fonte della speranza e della fiducia. Guardando a Lui – ha concluso l’arcivescovo di Genova – eviteremo la disperazione e potremo tornare a guardare con coraggio il mondo, la vita, la nostra amata Città. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme”.
Ai funerali delle vittime del ponte Morandi presenti i giocatori delle squadre di calcio Genoa e Sampdoria arrivati insieme ai presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo accolto da un lungo applauso. Rinviate per lutto le partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa.
Alle esequie di Stato hanno partecipato anche i Vertici Autostrade per l’Italia. Nel padiglione della Fiera erano presenti il presidente Fabio Cerchiai e l’amministratore delegato Giovanni Castellucci.
Alla richiesta di severità e giustizia verso la società Autostrade per l’Italia di un familiare di una delle vittime del crollo del viadotto Morandi il vicepremier Luigi Di Maio ha risposto “Stai tranquillo, questi i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più”.
Con il ritrovamento di oggi pomeriggio del corpo senza vita Mirko Vicini, ultimo disperso del disastro di Genova sale a 42 il bilancio delle vittime. Il 30enne, genovese operaio di Amiu, municipalizzata dei rifiuti, si trovava nel capannone dell’azienda investito dal crollo del ponte Morandi.
Recuperata durante la notte dai Vigili del fuoco l’’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. Il veicolo era rimasta sepolto dalle macerie del ponte Morandi ed era completamente schiacciata, sotto un grosso blocco di cemento che faceva parte del pilone della struttura crollato nei pressi dell’argine sinistro del Polcevera.
Vivo e sta bene il cittadino tedesco che era stato inserito nell’elenco dei dispersi. Albert questa mattina ha telefonato al numero dedicato della prefettura dando rassicurazioni alla squadra dell’unità di crisi.
I funerali di Stato non sono stati accettati da tutti i parenti delle vittime. Oltre venti di loro hanno voluto dare l’ultimo saluto ai loro cari in forma privata. ‘È una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere’. Lo ha detto ieri il cardinale e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco rispondendo a una domanda sulla scelta di alcune famiglie di non aderire ai funerali di Stato.
In corso dalle 15 il Consiglio dei ministri sullo stato di emergenza per integrazioni alla delibera sullo stato di emergenza di Genova.