La nascita del nuovo governo porta con se la creazione di nuovi ministeri, tra cui il ministero delle politiche del mare e del sud, che mette al centro gli 8300 chilometri di costa italiana, e mette in luce il potenziale della blue economy, che è un ramo della green economy, ed è un modello di economia dedicato alla creazione di un sistema economico sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica, sistema che potrebbe utilizzare la centralità dell’italia nel mediterraneo, con una mare ricco di biodiversità cultura e storia.
Le questioni da affrontare sono tante e spinose. Dal caro energia e carburanti, che sta mettendo in ginocchio i lavoratori, all’inquinamento dei mari fino alla carenza di personale qualificato dei settori coinvolti e che dovrebbe imporre allo Stato un rigoroso programma di formazione e preparazione.
Creato il ministero, arriva la prima polemica, che deriva dalla gestione delle deleghe. Sembra che in alcuni aspetti possa sovrapporsi al ministero delle infrastrutture, affidato a Salvini.
Sembra che il timore possa essere legato alla gestione della Guardia Costiera ed alle infrastrutture portuali.
Ma chi è il nuovo ministro NELLO MUSUMECI
Ministro per il Mare e per il Sud
• 67 anni, Fratelli d’Italia
•2017-2022 Presidente Regione Sicilia
•2011 sottosegretario di Stato Ministero
del lavoro e politiche sociali
Giovane presidente della Provincia di Catania eletto con il Msi nel 1994, Musumeci resta alla guida dell’ente per due mandati. Pochi mesi dopo diventa anche europarlamentare ed è rieletto nelle due successive tornate Europee del 1999 e del 2004. È stato anche coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, partito che lascia nel 2005 in polemica con Gianfranco Fini, fondando il movimento regionale Alleanza Siciliana. Alla guida di questo nel 2006 si candida a Palazzo d’Orleans contro Totò Cuffaro e il centrodestra, ma non viene eletto. È stato sottosegretario di Stato alle Politiche del Lavoro nel quarto governo Berlusconi nel 2011. Nel 2012 ritenta l’avventura alla presidenza della Regione e viene sconfitto da Rosario Crocetta, candidato del centrosinistra. Nella stessa legislatura a Sala d’Ercole viene eletto presidente della commissione regionale Antimafia. Negli stessi anni lancia il movimento siciliano #Diventerabellissima dalla citazione di una frase di Paolo Borsellino. Nel 2017 è eletto governatore della Sicilia, incarico per il quale decide di non ricandidarsi a settembre scorso per favorire l’unità del centrodestra siciliano, quindi viene eletto senatore della Repubblica alle politiche del 25 settembre.