Roma, 30 novembre 2022 – Cambia il testo della norma anti-rave con l’emendamento del governo, che ora sembra tenere fuori dall’ipotesi di reato manifestazioni studentesche e altre iniziative pubbliche. L’emendamento dell’esecutivo limita infatti il reato a “chiunque organizza e promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici e privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento”.
Inoltre, nel testo dell’esecutivo si prevede la “reclusione da tre a sei anni e la multa da euro 1.000 a euro 10.000”, quando dall’invasione “deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa della inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi”.
Resta confermata “la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché delle cose che ne sono il prodotto o il profitto”.
“Con quest’emendamento al decreto-legge anti-rave, il Governo perfeziona la norma, rendendo più efficace il contrasto delle condotte illecite che si vuole perseguire”, ha detto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. (AdnKronos)