1. Approvato dal Senato il numero chiuso alla francese, che in Francia …
2. Legge pre-scritta e prescritta. La finta opposizione
3. APPELLO ai Deputati: evitate il massacro di oltre 45.000 studenti all’anno
1. Approvato dal Senato il numero chiuso alla francese, che in Francia …
In Francia nel 1971 è stato introdotto il numero chiuso dopo un anno di studi per accedere a Medicina. Nella stessa Francia questo sistema di selezione è stato giudicato un «massacro generazionale», una «macelleria didattica», una «catastrofe», un «calvario», un «inferno», una «fossa dei leoni», una «follia». Nel settembre del 2019 lo stesso Emmanuel Macron lo ha definito «obsoleto», «ingiusto», «inefficace» (Le Monde).
Nonostante l’esperienza disastrosa in Francia, il Senato nella seduta del 26 e nella seduta del 27 novembre 2024 ha approvato l’introduzione del numero chiuso alla francese (v. testo), senza dare il minimo ascolto alle critiche espresse, oltre che dall’ANDU, dai Rappresentanti degli studenti e, nella sostanza, dalla Rappresentante dell’Ambasciata francese in Italia e, anche, dalle Organizzazioni dei medici che, pur favorevoli al numero chiuso, avevano chiesto di «non scimmiottare modelli di altri Paesi». La stessa CRUI, che ha sempre elaborato e/o sostenuto le norme che hanno devastato il Sistema nazionale universitario, aveva proposto una selezione prima dell’accesso all’Università. V. Numero chiuso simil-francese contro tutti in questo documento.
Con l’approvazione di questo DDL si programmerebbe l’espulsione ogni anno di almeno 45.000 studenti ai quali sarà comunque impedito di accedere a Medicina, con gravissimo danno anche economico per i diretti interessati, le loro famiglie e l’Università.
2. Legge pre-scritta e prescritta. La finta opposizione
Nel suo intervento riguardante il DDL sul precariato, svolto nell’Audizione della Commissione Cultura del Senato del 26 novembre 2024, l’ANDU aveva denunciato la pessima abitudine che – da decenni – vede chi si trova all’opposizione fare ‘opposizione’ rincorrendo, in termini peggiorativi, il disegno di legge in discussione che, alla fine, viene approvato (nota 1).
Nello stesso intervento si era anche denunciato come le leggi sull’Università siano sempre state pre-scritte e prescritte e quindi approvate da un Parlamento privo di autonomia (nota 2).
Appena pochi minuti dopo, nell’Aula dello stesso Senato, è avvenuto quanto poco prima era stato detto dall’ANDU in Commissione: è stato discusso – e poi l’indomani approvato – il Disegno di Legge che impone il numero chiuso alla francese, una modalità di selezione per accedere a Medicina pre-scritta già anni fa (nota 3). Ancora una volta l’‘opposizione’ ha preso le distanze dal provvedimento, esprimendo posizioni peggiori del DDL approvato, dopo avere partecipato all’elaborazione del testo e avendone condiviso i principali contenuti. Solo i Senatori di AVS si sono espressi contro il numero chiuso (emendamento 2.3).
Le posizioni della non-opposizione sono state ribadite nella Conferenza stampa del 26 ottobre 2024 (nota 4).
Nota 1. All’Audizione per l’ANDU hanno partecipato Mauro Federico e Nunzio Miraglia L’intervento dell’ANDU inizia al tempo 43.30 del seguente video:
Valorizzazione e promozione della ricerca | Senato della Repubblica
Sul DDL sul precariato l’ANDU tornerà al più presto con un approfondito documento
Nota 2. Per non lasciare dubbi sull’autonomia del Parlamento, il ministro Bernini si è affrettata a istituire un Tavolo di lavoro che dovrà ‘gestire’ il provvedimento sul numero chiuso a Medicina; provvedimento che ancora non era stato approvato da alcun ramo del Parlamento.
Nota 3. Oltre 5 anni fa alla Camera si era tentato di approvare un DDL sul numero chiuso alla francese DDL – relatore l’on Tuzi del M5S – e già allora l’ANDU aveva avvertito dei gravi danni che tale modalità di selezione avrebbe provocato agli studenti e alle loro famiglie, e aveva informato sul disastro che tale selezione aveva già prodotto nella stessa Francia. V. anche il documento del settembre 2019 Numero chiuso alla francese: una decimazione lunga un anno.
Nota 4. Nessuno dei Senatori intervenuti ha fatto riferimento alle puntuali critiche relative al modello francese.
I Senatori del PD nell’Aula hanno votato contro il DDL, difendendo però il loro Disegno di Legge n. 1002 presentato da Zambito, Camusso, Furlan, Rando e Verducci; un DDL perfino peggiore di quello approvato. V. il documento Numero chiuso del PD: il peggio del peggio.
I Senatori del M5S nell’Aula invece si sono astenuti, riconoscendo di condividere i contenuti principali del provvedimento, a partire dal numero chiuso alla francese. Il M5S si è astenuto nonostante quanto prima detto nell’incontro del 21 novembre 2024che l’ANDU, assieme ad altre Organizzazioni, aveva avuto con i Senatori e i Deputati del M5S, presente anche Giuseppe Conte. Infatti in quella occasione gli esponenti del Movimento, rispondendo alle dure critiche dell’ANDU alle loro posizioni fino ad allora espresse al Senato, avevano rimarcato più volte di avere votato contro il testo approvato dalla Commissione. All’incontro con il M5S per l’ANDU hanno partecipato Mauro Federico, Nunzio Miraglia e Lucinia Speciale.
3. APPELLO ai Deputati: evitate il massacro di oltre 45.000 studenti all’anno
Il provvedimento sul numero chiuso approvato dal Senato sarà ora esaminato dalla Camera (C. 2149).
Ai Deputati si chiede di approfondire seriamente la problematica del numero chiuso e, in particolare, di leggere la documentazione, le analisi e le proposte nel sito dell’ANDU per superare il numero chiuso (ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari) e, in particolare, la proposta alternativa al modello francese (v. nota)
Le proposte dell’ANDU sul numero chiuso si inseriscono nell’ambito di una più generale proposta di riforma del Sistema Sanitario Nazionale, proposta che è al di fuori da logiche e interessi corporativi e sub-corporativi accademico-professionali e politici.
Nota. Da oltre quattro anni e mezzo – colpevolmente persi – l’ANDU propone di superare gradualmente il numero chiuso attraverso l’approvazione di un piano che preveda l’aumento progressivo degli ingressi al primo anno di Medicina, adeguando le strutture e il personale e sostituendo nel frattempo ogni selezione (che sarebbe comunque dannosa) con il sorteggio, un sistema semplice, immediato, non costoso e inattaccabile dai ricorsi, a differenza di quanto accaduto per i vari tipi di test utilizzati per sbarrare l’ingresso a Medicina.
Il sorteggio è stato già impiegato in Olanda, risultando ‘equivalente’ al sistema dei test (v. il documento Il sorteggio non costa ed è equivalente al test che invece costa tanto).
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