L’attività svolta dall’ENEA (European Neuroblastoma Association) si sviluppa sia nel raccogliere ed erogare fondi a favore del progresso della ricerca oncologica pediatrica, ma anche nel sensibilizzare e diffondere al pubblico una corretta informazione in materia.
“La perdurante e drammatica assenza di nuove ed efficaci terapie – illustra la referente per la Regione Sicilia professoressa Vincenza Sanfilippo – rende necessario imprimere una svolta radicale al modo in cui sostenere la ricerca, ovvero collaborare con le case farmaceutiche in modo che per esse diventi conveniente investire anche nell’oncologia pediatrica, settore che altrimenti non genera sufficienti margini di guadagno (i farmaci utilizzati sono infatti tutti derivati dall’adulto, non esiste alcun farmaco oncologico studiato appositamente per i bambini)”.
L’associazione ENEA ha promosso di recente un’iniziativa dedicata alla raccolta fondi, svolta con il Patrocinio dello Stato Maggiore della Difesa, a sostegno della ricerca internazionale allo scopo di individuare nuovi farmaci specifici per i più piccoli, che possano finalmente curare la malattia e fermare le sofferenze dei bambini e dei loro genitori.
A tal proposito, questa mattina la referente in Sicilia professoressa Vincenza Sanfilippo ha ufficialmente ringraziato il Comando di MARISICILIA – nella persona dell’ammiraglio Nicola de Felice – per la viva partecipazione di tutto il personale civile e militare delle sedi di Augusta e Messina alla raccolta fondi attraverso l’acquisto di uova di cioccolato artigianale; un modesto contributo che nel suo piccolo conferma la costante presenza e la sensibilità del personale delle Forze Armate – nello specifico della Marina Militare – a sostegno di iniziative di solidarietà nella ricerca scientifica contro il neuroblastoma, una neoplasia pediatrica altamente maligna.
“La solidarietà di ognuno di noi è importante – continua la professoressa Sanfilippo – e con un piccolo impegno da parte nostra possiamo far grande la ricerca. I risultati del lavoro dei ricercatori che con il loro prezioso lavoro compiono passi avanti nella prevenzione, ma soprattutto in una migliore curabilità del male. I risultati delle loro ricerche permettono una conoscenza sempre più approfondita della malattia e della sua complessità aprendo la porta a nuove efficaci terapie. Come in passato, le Forze Armate ed in particolare la Marina Militare in Sicilia dimostrano una spiccata sensibilità e con il loro fattivo contributo sono vicini ai ricercatori nella lotta contro questa devastante malattia”