Conclusasi lo scorso 21 maggio la terza Settimana nazionale della celiachia, promossa dall’Associazione italiana celiachia (Aic), con il patrocinio dell’Associazione nazionale dietisti (Andid), riscontrando un notevole successo.
In Italia all’anno vengono riconosciute circa 190 mila diagnosi su una stima di circa 600 mila persone. Tuttavia si calcola che circa 6 milioni di consumatori seguono in modo ingiustificato la dieta senza glutine, spendendo oltre 100 milioni di euro per prodotti di cui non avrebbero bisogno. La vendita di alimenti senza glutine è infatti più che raddoppiata in questi anni crescendo del 136% dal 2013 al 2015.
Il “no glutine”, infatti, sembra essere diventato più una moda che un’esigenza. Un prodotto su tre viene infatti acquistato da chi non è celiaco e pensa così di dimagrire o guadagnare benessere, ma è un falso mito: nessuna ricerca scientifica dimostra i vantaggi per la salute erroneamente attribuiti alla dieta senza glutine per chi non è celiaco. Lo conferma anche uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal secondo cui la dieta di esclusione in chi non è celiaco non riduce il rischio cardiovascolare.
Gli italiani celiaci ‘per scelte alimentari’, oltre a seguire una dieta inappropriata, sprecano ogni anno oltre 100 milioni di euro, secondo i dati Nielsen diffusi dall’Associazione italiana celiachia (Aic).
Molte le iniziative scoltesi tra il 13 ed il 21 maggio a Roma, alcune anche attraverso il sito www.settimanadellaceliachia.it dove è stato possibile informarsi sulle 5 regole per una corretta alimentazione senza glutine e sugli eventi speciali organizzati dalle sezioni regionali di AIC; online anche la possibilità di rivolgere domande a medici e dietiste, a disposizione dei cittadini attraverso mail e chat.
In occasione della settimana è stata anche pubblicata la guida “Sport&Celiachia” a cura del Comitato Scientifico di AIC e patrocinata dal CONI: scaricabile gratuitamente sul sito dell’Associazione www.celiachia.it, utile per capire come lo sport sia un importante strumento di benessere per i celiaci e anche per sfatare l’errata convinzione che una dieta senza glutine migliori le prestazioni degli atleti non celiaci, come purtroppo erroneamente sostengono anche alcuni campioni sportivi.
“Oggi milioni di persone scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta per seguire la moda del momento, un’idea rafforzata dai sempre più numerosi personaggi noti, non celiaci, che seguono la dieta gluten-free e lo dichiarano pubblicamente nell’erronea convinzione che garantisca un maggior benessere o che faccia dimagrire – ha spiegato Giuseppe Di Fabio, presidente AIC – Nessuna ricerca ha finora dimostrato qualsivoglia effetto benefico per i non celiaci nell’alimentarsi senza glutine, anzi. Gli studi scientifici stanno ampiamente dimostrando che in chi non è celiaco l’esclusione del glutine è inutile”.