Messina – Sul tema della obbligatoriettà delle vaccinazioni, al centro delle polemiche e del dibattito politico italiano delle ultime settimane, secondo il presidente di CittadinanzAttiva Sicilia dott. Giuseppe Pracanica medico e già direttore sanitario dell’AUSL di Messina, “Nascono pochi bambini e noi colpevolmente li lasciamo senza coperture vaccinali, per paura di decidere suggeriamo ma non imponiamo continuando a mettere a rischio la loro salute e quella delle mamme ” edalla base della questione ci sarebbe un fattore scatenante che sta mettendo a serio rischio la vita dei nostri bambini. Pracanica concede sarcasticamente l’Onore al merito! L’aver messo in dubbio la necessità delle vaccinazioni lo si deve a Maria Rosaria Bindi, in arte Rosy ed a Luigi Berlinguer che, con la complicità di D’Alema, fecero emanare all’ex Presidente Scalfaro, quindi anche lui complice, il Decreto Presidente della Repubblica del 26 gennaio 1999, n. 355 (in GU 15 ottobre 1999, n. 243) Regolamento recante modificazioni al DPR 1518/67 in materia di vaccinazioni obbligatorie – Art. 1. – estratto – La mancata certificazione non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami”, da allora il caos.
I sindacati della scuola protestano e i dirigenti scolastici chiedono chiarezza prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il Ministero della Salute, sottolinea Pracanica, si sforza di ribadire “l’importanza delle vaccinazioni come strumento di prevenzione da gravi patologie infettive in ogni fase della vita” emanando una circolare che porta la data del 7 agosto per la promozione della salute femminile in età fertile, in previsione e durante la gravidanza, con l’obiettivo di proteggere la donna e il nascituro da specifiche malattie attraverso i giusti vaccini. Il presidente Pracanica conclude rimarcando: “Il tempo delle incertezze è finito, questo governo se vuole bene alla salute dei nostri bambini deve intervenire e legiferare senza se e senza ma, per chiudere una polemica che si trascina da anni e minaccia serie epidemie, dalle quali poi sicuramente ci si potrà difendere, ma con un costo di vite e sanitario elevato”.
Il ministro della Salute Giulia Grillo M5s