Bruxelles, 17 marzo 2021 – Alla vigilia della riunione dei leader europei del prossimo 25 marzo, la Commissione europea invita gli Stati membri a prepararsi a un approccio coordinato in vista di una revoca graduale delle restrizioni per la COVID-19 quando la situazione epidemiologica lo consentirà.
In una comunicazione adottata oggi viene tracciata la via da seguire per una politica equilibrata e un approccio comune a livello di UE, con indicazione di ciò che occorre fare per anticipare il momento in cui potremo recuperare il nostro stile di vita europeo, in sicurezza e in modo duraturo, tenendo sotto controllo il virus.
Se da un lato la situazione epidemiologica richiede un controllo continuo fino al raggiungimento di una copertura vaccinale sufficiente, dall’altro è necessario creare le condizioni in tutto il mercato unico per consentire una riapertura sicura e duratura, che consenta ai cittadini di tornare a godere pienamente dei loro diritti e di riprendere l’attività economica e sociale. Tra le misure del caso rientrano il “certificato verde digitale” relativo alla vaccinazione, ai test e alla guarigione, il ricorso a un quadro comune per le misure di risposta, orientamenti su ulteriori strategie diagnostiche, quali il monitoraggio delle acque reflue per il tracciamento delle varianti, investimenti nella diagnostica e nelle cure. Nella comunicazione è inoltre indicata una serie di provvedimenti finalizzati a rafforzare la resilienza globale attraverso il COVAX e il meccanismo dell’UE di condivisione dei vaccini.
Margaritis Schinas, Vicepresidente e Commissario per la Promozione dello stile di vita europeo, ha dichiarato: “Questo percorso comune deve essere tracciato in modo da risultare sicuro, duraturo e vantaggioso per tutti gli europei. Quando si parla di eliminare le restrizioni non dobbiamo dimenticare quello che è successo nel 2020, con una successione di aperture e chiusure che ha provocato danni e causato costi, e che questa volta deve essere evitata. La comunicazione odierna si riferisce a un pacchetto equilibrato di misure in parte già applicate e in parte nuove. Attendiamo l’approvazione degli Stati membri in occasione del prossimo Consiglio europeo. Giorno dopo giorno ci stiamo avvicinando ai nostri obiettivi per quello che riguarda le vaccinazioni e alla ripresa del nostro stile di vita europeo.”
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “La nostra proposta odierna riguarda un approccio comune a livello di UE che ci permetterà di compiere ulteriori passi verso il nostro obiettivo di riaprire l’UE in modo sicuro, duraturo e prevedibile. La situazione epidemiologica in Europa è ancora molto difficile e la fiducia nelle decisioni che vengono prese è fondamentale. Solo attraverso un approccio comune potremo tornare alla piena libertà di circolazione nell’UE in condizioni di sicurezza, sulla base di misure trasparenti e della piena fiducia reciproca.”
Passaggi e strumenti chiave stabiliti dalla Commissione:
Certificati verdi digitali
- La Commissione ha adottato oggi una proposta legislativa che istituisce un quadro comune per un certificato verde digitale relativo alla vaccinazione, ai test e alla guarigione. Si tratta di un approccio a livello di UE per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati per agevolare la libera circolazione all’interno dell’UE basato sul rispetto rigoroso del principio della non discriminazione e dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione europea.
- Sarà definito un quadro tecnico a livello di UE, da applicarsi entro la metà di giugno, che garantirà la sicurezza, l’interoperabilità e il pieno rispetto della normativa a tutela dei dati personali. Sarà inoltre possibile estenderlo ai certificati compatibili rilasciati in paesi terzi.
Un quadro europeo comune per le misure di risposta alla COVID-19
- Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie sta mettendo a punto un quadro per aiutare gli Stati membri a prendere decisioni sull’applicazione delle misure restrittive. Con questo approccio saranno definiti livelli in grado di rappresentare la situazione epidemiologica in ciascuno Stato membro. Saranno quindi possibili simulazioni sul margine di manovra a disposizione di ogni Stato membro per ridurre le misure di risposta senza il rischio di un’inversione di tendenza e di un nuovo aumento dei contagi. Ad aprile sarà operativo uno strumento digitale interattivo sviluppato dall’ECDC che potrà essere utilizzato dagli Stati membri.
Orientamenti a sostegno di ulteriori strategie diagnostiche e di tracciamento
- Stanno cominciando ad essere commercializzati test autodiagnostici per la COVID-19 (sia kit di autoprelievo che autodiagnostici). L’ECDC pubblicherà a breve orientamenti tecnici sui test autodiagnostici per la COVID-19 recanti informazioni sulla disponibilità di tali test, sulla loro affidabilità rispetto ai test RT-PCR, che costituiscono lo standard di riferimento, sulle relative implicazioni per il flusso delle informazioni e la sorveglianza epidemiologica e sulle modalità d’uso.
- La Commissione adotta oggi una raccomandazione in cui chiede agli Stati membri di monitorare le acque reflue per effettuare il tracciamento della COVID-19 e le sue varianti, condividere i dati con le autorità sanitarie competenti per l’individuazione precoce della presenza del virus e individuare i cluster epidemici. Essa promuove il ricorso a metodi comuni di campionamento, diagnosi e analisi dei dati, con il sostegno di una piattaforma europea di scambio, prevedendone il corrispondente sostegno finanziario.
- Lo scambio di dati tra le autorità degli Stati membri che si occupano del tracciamento dei contatti può essere particolarmente importante quando i viaggiatori attraversano le frontiere stando a distanza ravvicinata, ad esempio in aereo o in treno. Gli Stati membri possono utilizzare moduli digitali di localizzazione dei passeggeri per raccogliere i dati dei viaggiatori transfrontalieri che entrano nel loro territorio. Per consentire agli Stati membri di scambiarsi i dati attraverso la piattaforma di scambio sviluppata dalla Commissione e dall’AESA, la Commissione ha pubblicato oggi progetti di misure che stabiliscono le condizioni giuridiche necessarie per il trattamento di tali dati personali, da adottarsi entro la stagione estiva dei viaggi.
Investimenti nelle cure
- Con una strategia comune sulle cure prevista per la metà di aprile si cercherà di accelerare la ricerca e la produzione, per giungere rapidamente a cure valide. Per le cure saranno adottate misure normative più flessibili, come agevolazioni per l’etichettatura, per consentire approvvigionamenti rapidi su larga scala durante la pandemia.
Aiuti ai settori del turismo e della cultura per prepararsi a riaprire in sicurezza
- Per il settore del turismo e dell’ospitalità la Commissione ha chiesto all’organismo di normazione CEN di mettere a punto, in collaborazione con l’industria e con gli Stati membri, un sigillo sanitario volontario da utilizzarsi per le strutture ricettive. Questo sigillo sarà disponibile entro l’estate.
- La Commissione promuoverà siti del patrimonio culturale dell’UE e itinerari culturali, eventi culturali e festival mediante una campagna sui social media sul turismo culturale sostenibile. Quando le condizioni lo consentiranno saranno supportate nuove iniziative attraverso Erasmus+ e la relativa azione DiscoverEU per promuovere la scoperta da parte dei giovani del patrimonio culturale europeo in treno, durante e oltre l’Anno europeo delle ferrovie.
Meccanismo dell’UE di condivisione dei vaccini
- Un percorso duraturo per uscire dalla pandemia di COVID-19 nell’UE dipende dai progressi ottenuti a livello mondiale. Nessun paese o regione del mondo sarà al riparo dalla COVID-19 se non vi sarà un contenimento a livello globale del virus. L’UE e i suoi Stati membri stanno investendo nello strumento COVAX e definendo un approccio europeo coordinato alla condivisione dei vaccini con l’istituzione di un meccanismo dell’UE di condivisione dei vaccini per aiutare i paesi partner a superare la pandemia. L’approccio europeo alla condivisione dei vaccini, che aiuterà i paesi vicini e i paesi partner a superare la pandemia, si aggiunge agli investimenti per 2,2 miliardi di € del Team Europa (formato da Commissione, Stati membri e BEI) nello strumento COVAX.
Prossime tappe
I prossimi mesi della pandemia di COVID-19 richiederanno un’azione risoluta per giungere a una riapertura sicura e duratura delle nostre società e delle nostre economie. È necessaria un’azione coordinata a tutti i livelli per fare in modo che con le prossime iniziative si riesca a ridurre nella maniera più efficace la diffusione del coronavirus, a sostenere i cittadini e le imprese e a permettere alle nostre società di tornare a una situazione più normale. L’UE sta predisponendo “HERA Incubator”, un piano europeo di preparazione alla difesa biologica contro le varianti della COVID-19 che riunirà ricercatori, aziende di biotecnologie, produttori, autorità di regolamentazione e autorità pubbliche per monitorare le varianti, scambiare dati e collaborare all’adattamento dei vaccini. Nel lungo periodo, inoltre, l’UE deve attuare un quadro più solido per la resilienza e la preparazione ad eventuali pandemie future. È già questo l’obiettivo delle proposte per un’Unione europea della salute.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dovrebbero accelerare il dibattito, pervenire a un accordo sulla proposta relativa al certificato verde digitale e concordare l’approccio per un’apertura in sicurezza sulla base di un solido quadro scientifico. La Commissione europea continuerà a sostenere la produzione dei vaccini e a perseguire soluzioni tecniche per aumentare l’interoperabilità dei sistemi nazionali per lo scambio di dati. Gli Stati membri dovrebbero accelerare i programmi di vaccinazione, fare in modo che le restrizioni temporanee siano proporzionate e non discriminatorie, nominare punti di contatto per la collaborazione sul monitoraggio delle acque reflue e per la trasmissione di informazioni sulle attività svolte e avviare l’implementazione tecnica dei certificati verdi digitali in vista della rapida adozione della proposta.
Su richiesta del Consiglio europeo, la Commissione europea pubblicherà nel giugno 2021 un documento sugli insegnamenti tratti dalla pandemia e sulla via da seguire per un futuro più resiliente.