Roma, 19 giugno 2023 – Stando ai dati elaborati dalla Società Italiana di Pneumologia – Italian Respiratory Society SIP/IRS, l’inquinamento atmosferico è con certezza la prima causa di “decessi anticipati” per malattie respiratorie croniche. In Italia studi recentissimi hanno portato ancora nuove evidenze sull’associazione fra inquinamento e ospedalizzazione e mortalità per malattie respiratorie non solo nelle aree urbanizzate, ma anche nelle aree suburbane, a maggior presenza relativa di verde.
“Di fronte a questo scenario il ruolo della Società Italiana di Pneumologia SIP/IRS deve essere quello di stimolare la conoscenza e la consapevolezza di medici, cittadini e istituzioni con iniziative concrete” sottolinea il presidente della Sip/IRS Professor Carlo Vancheri (nella foto).
Per questo motivo, SIP/IRS ha avviato un insieme di attività di sensibilizzazione verso la cura dell’ambiente e della conseguente salute respiratoria, nel segno del binomio salute dell’ambiente = salute respiratoria.
Oltre le iniziative di piantumazione di alberi già portate sul territorio, in Puglia e in Sicilia, la partecipazione scientifica al progetto BE A.W.A.R.E. con Cittadinanzattiva, la sensibilizzazione proseguirà con la ripresa in autunno dello spot sociale “La Salute passa attraverso un respiro” sui canali televisivi RAI, dopo essere già andato in onda su La7 e SKY e sui canali Mediaset a maggio 2023.
LA SALUTE RESPIRATORIA DEGLI ITALIANI STA PEGGIORANDO. I DATI DI SIP/IRS
SIP/IRS ha incrociato i dati di diversi studi in Italia e all’estero e il verdetto è inequivocabile: “La qualità dell’aria determina la salute dell’individuo. La salute respiratoria degli italiani sta peggiorando ed esiste un diretto collegamento tra l’esposizione prolungata all’inquinamento e le malattie respiratorie che riducono la qualità e l’aspettativa di vita, mentre riscaldamento climatico e fenomeni metereologici eccezionali potrebbero ulteriormente concorrere a concentrare le sostanze inquinanti” testimonia il dott. Francesco Pistelli, dirigente medico della U.O. di Pneumologia Universitaria, AOU Pisana.
Tra i fattori più importanti che contribuiscono all’aumento delle malattie respiratorie vi è l’inquinamento atmosferico. Ci sono chiare evidenze della relazione causale fra l’esposizione all’inquinamento atmosferico e la mortalità per tutte le cause, le infezioni delle basse vie respiratorie, la BPCO, l’asma e i tumori di trachea, bronchi e polmoni. Un recente rapporto dell’American Thoracic Society (ATS) ha concluso che l’esposizione all’inquinamento atmosferico provoca il rimodellamento delle vie aeree, che può portare all’insorgenza di asma o BPCO, nonché a fenotipi asmatici che peggiorano dopo l’esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici, nello specifico il particolato fine (PM2.5) e l’ozono (O3).
In Italia studi recentissimi hanno portato ancora nuove evidenze sull’associazione fra inquinamento e ospedalizzazione e mortalità per malattie respiratorie non solo nelle aree urbanizzate, ma anche nelle suburbane. Gli stessi studi hanno mostrato incrementi statisticamente significativi di pazienti affetti da rinite allergica e asma a causa dell’esposizione a particolato (il 17% e il 25%, rispettivamente) e a NO2 (7% per entrambe le malattie) e di bronchite cronica/BPCO per esposizione a NO2 (22%). Infine, è stata confermata l’associazione fra esposizione cronica a PM10 e un rischio di 2,96 di sviluppare la BPCO e fra esposizione a PM2.5 eun rischio di 2,25 di sviluppare la rinite e di 4,17 di sviluppare espettorato cronico.
LE INIZIATIVE PROMOSSE DA SIP/IRS
Tra queste si contano: l’iniziativa “Un albero per respirare”, in collaborazione con l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e Legambiente, che ha visto eseguire la messa a dimora di 300 alberi in Puglia e Sicilia e che continuerà sul territorio nazionale per migliorare l’aria e contribuire ad arginare gli squilibri del cambiamento climatico visto che un solo albero può compensare la produzione di 700 kg di CO2; la presentazione del documento CAMBIARE (acronimo di cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e salute respiratoria), all’ultimo Congresso Nazionale della Pneumologia che si è tenuto ad Acireale (CT) del quale è disponibile il poster, scaricabile dal sito web della SIP, definisce in modo sintetico e comunicativo gli effetti dell’inquinamento atmosferico sul clima e sulla salute in particolare quella respiratoria; la sottoscrizione da parte di SIP-IRS dell’Appello delle Associazioni e delle Società medico-scientifiche e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – FNOMCEO partecipanti alle Giornate Italiane Mediche per l’Ambiente (GIMA), svolte a Pisa lo scorso 21-22 aprile 2023 indica 7 azioni utili sia a ridurre l’inquinamento atmosferico sia a mitigare il cambiamento climatico. In questo contesto si inserisce il lancio sulle principali emittenti televisive nazionali dello spot sociale “La Salute passa attraverso un respiro” già andato in onda su La7 e SKY e sui canali Mediaset a maggio 2023 che verrà riproposto sui canali RAI a partire dal prossimo autunno.
“Il messaggio inequivocabile che deve emergere – conclude il presidente Vancheri – è di avere consapevolezza del danno alla salute che può determinare l’inquinamento atmosferico. È una minaccia che non si vede e non si tocca, ma che agisce causando molte morti precoci che possono e devono essere prevenute.”