Roma – La Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (SISDCA) ha eletto quale prossimo presidente il Prof. Giovanni Gravina, insigne clinico, specialista endocrinologo e attualmente Direttore Sanitario della Casa di Cura San Rossore di Pisa.
Le votazioni si sono tenute durante l’ultimo congresso nazionale a Roma, aperto dalla Magnifica Rettrice dell’Università la Sapienza, Antonella Polimeni, dal Dr. Roberto Copparoni e dalla Dott.ssa Denise Giacomini, del Ministero della Salute, e a cui hanno partecipato gli oltre trecento specialisti che compongono l’associazione e che hanno votato la fiducia al Prof. Gravina, eletto all’unanimità dal nuovo Consiglio Direttivo di SISDCA. Giovanni Gravina affiancherà il Presidente attualmente in carica, Dott.ssa Patrizia Todisco, per la durata del suo mandato e assumerà l’incarico nel triennio successivo.
A fianco del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, istituzioni cui è chiamata a partecipare ai tavoli e agli studi specifici in materia, la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare è la più antica società scientifica italiana che si occupa delle patologie dell’alimentazione ed è stata la prima società al mondo a scegliere come focus della propria mission la multidisciplinarietà, includendo tra i suoi membri medici psichiatri e internisti, psicologi e psicoterapeuti, dietisti e nutrizionisti.
Nata nel 1991, con suo primo presidente il Prof. Massimo Cuzzolaro, ha ben presto assunto prestigio per clinici e ricercatori di diverse discipline in Italia e in Europa, ed è divenuta riferimento fondamentale per la formazione e l’approfondimento sul trattamento di Anoressia, Bulimia e Binge Eating Disorder, grazie alla promozione e al consolidamento degli studi su connessioni e sovrapposizioni tra obesità, disturbi dell’alimentazione e disturbi dell’immagine corporea.
Il Prof. Gravina, medico specialista in endocrinologia e formato in ambito psicoterapeutico, ha ricevuto il prestigioso incarico, raccogliendo l’eredità dei famosi specialisti che lo hanno preceduto nel ruolo di Presidenti della SISDCA, grazie all’esperienza clinica e alle competenze maturate nella sua trentennale attività nel campo dello studio e del trattamento dei disturbi alimentari, che ha svolto a Pisa nel Centro della Casa di Cura San Rossore da lui diretto e nel servizio pubblico, come fondatore e medico del Centro Arianna della ASL Nordovest Toscana, apprezzato relatore in numerosi Congressi nazionali ed internazionali, autore di articoli scientifici, membro di tavoli del Ministero della Sanità e dell’Istituto Superiore di sanità per la stesura di documenti e linee guida su prevenzione e trattamento dei disturbi alimentari, docente nel corso di Laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana dell’Università di Pisa e della Scuola di Psicoterapia ad indirizzo analitico transazionale di Pisa, componente dell’editorial Board della rivista scientifica internazionale Eating and Weight Disorders.
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), o Disordini del Comportamento Alimentare, che includono anche molti soggetti che richiedono cure per obesità, sono uno tra i disagi sociali più diffusi, come spiega il Prof. Gravina: “l’elevata incidenza di comportamenti patologici nell’ambito dell’alimentazione, soprattutto tra i giovani, è solo la punta dell’iceberg di disagi ben più profondi e complessi. I numerosi fattori che emergono tra i pazienti, divenuti ancora più vulnerabili dopo la pandemia e anche nell’attualità complessa di guerre, conflitti e immagini violente – servite quotidianamente dai media e dai social nella loro totale crudezza senza valutarne le conseguenze tra i più giovani e fragili -, il disagio in famiglia, a scuola, nella società in generale – dal bullismo alla dipendenza dal web – mostrano una comunità attraversata da comportamenti alimentari disfunzionali che sono lo specchio di malesseri profondi. La prevenzione e la cura dei pazienti è divenuta difficile, troppo spesso i pazienti arrivano allo specialista dopo due anni dall’inizio del disturbo, un tempo lunghissimo se si considera che i disagi alimentari sono forme patologiche di lunga o lunghissima durata, ci vogliono anni per risolverle e soprattutto richiedono un approccio multidisciplinare. Oggi l’errore di lettura dietro un comportamento alimentare disfunzionale è il vero problema. Anoressia, Bulimia, Ortoressia, Bing Eating Disorder (BED), Obesità e le evoluzioni fenotipiche, hanno bisogno di competenze tipicamente multidisciplinari (Psichiatri, Psicologhi, Psicoterapeuti, Medici Internisti ed Endocrinologi, Dietisti e Nutrizionisti, Educatori e Terapisti). Non ultimo, in un campo così delicato come quello come quello delle patologie comportamentali occorre una reale sensibilità del mondo politico ed economico rispetto alle esigenze e richieste di pazienti così delicati e complessi e delle loro famiglie”.