Campagna Nazionale Cardiologie Aperte: a Palermo Arnas Civico Di Cristina Benfratelli insieme al Liceo Scientifico Cannizzaro

Palermo, 14 febbraio 2025- “La prevenzione cardiovascolare ed i principi del primo soccorso sono stati al centro di un evento formativo, teorico e pratico, organizzato dall’ARNAS “Civico Di Cristina Benfratelli” di Palermo, in adesione alla 19ª edizione della campagna nazionale “Cardiologie Aperte”, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore – HCF e dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in corso fino al 16 febbraio, che ogni anno coinvolge le strutture di Cardiologia presenti sul territorio nazionale. L’iniziativa – svoltasi questa mattina presso l’Aula multimediale “Barbera” dell’azienda palermitana – è stata coordinata dal dr. Ignazio Maria Smecca, direttore dell’UOC (Unità Operativa Complessa) Cardiologia con UTIC (Unità Terapia Intensiva Cardiologica) dell’ARNAS di Palermo e ha coinvolto gli studenti delle quinte classi del Liceo Scientifico Statale “S. Cannizzaro”. Il corso ha diffuso ai ragazzi nozioni teoriche sui fattori di rischio cardiovascolare ed in particolare ha focalizzato la loro attenzione su quelli modificabili; ovvero che rendono possibile evitare l’insorgenza di queste malattie, e/o arginarne l’incidenza sulla popolazione. La ratio di fondo, che ha caratterizzato i setting pratici del corso, risponde alla volontà di realizzare una formazione interattiva con gli studenti, quale chiave di volta per un e-learning efficace. “Abbiamo scelto – spiega Walter Messina direttore generale dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo – un approccio didattico inspirato all’esigenza di trasformare il tradizionale modello di apprendimento passivo in un’esperienza coinvolgente e partecipata, nel solco di una metodica di formazione aziendale innovativa, già abbracciata dall’ARNAS, e tipica di un’organizzazione moderna, in un contesto che ambisce ad essere sempre più dinamico e competitivo. Pertanto, una formazione volta a declinare strumenti e linguaggi di divulgazione dei messaggi in grado di massimizzare la risposta psicologica cognitiva dei ragazzi, durante il processo di acquisizione di nuove conoscenze, abilità, valori, rispetto alle informazioni ricevute, affinché essi possano divenire oltre che protagonisti della costruzione della loro Salute, anche a loro volta messaggeri della cultura della prevenzione e sensibilizzare in tal senso anche i loro nuclei famigliari e la società”. Le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) sono state illustrate mediante la “simulazione” di scenari a carattere emergenziale con l’ausilio di manichini che hanno permesso agli studenti esercitazioni pratiche e la verifica empirica di quanto appreso.

I cardiologi sono soliti affermare ” Il tempo è muscolo”. A tal proposito Flavia Dispensa, cardiologo intensivista dell’ARNAS Civico e responsabile dell’organizzazione scientifica dell’evento, sottolinea: “La sopravvivenza dei soggetti che presentano un arresto cardiaco dipende dalla rapidità degli interventi di soccorso. La tempestività del massaggio cardiaco e, ancora, la disponibilità dei defibrillatori semiautomatici sono elementi che possono migliorare significativamente la probabilità che un soggetto sopravviva in questi casi, limitando peraltro i danni neurologici gravi. Le cronache dimostrano sempre più spesso, però, che occorre insistere sulla formazione della popolazione, perché purtroppo anche in presenza di questi strategici strumenti, spesso la carenza di conoscenze circa il loro appropriato utilizzo, riduce la portata della loro efficacia, anche laddove si registra una certa diffusione degli stessi sul territorio”. “Dobbiamo far capire ai giovani che la modifica di comportamenti poco salutari, oggi magari trascurata, con l’avanzare dell’età potrà causare loro gravi problematiche di Salute – aggiunge Domenico Cipolla, direttore sanitario dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo”. Cipolla – che da sempre riserva ai giovani un’attenzione particolare, a fronte anche della sua specifica specializzazione clinica in Pediatria, evidenzia ancora come “la prevenzione possa anche rappresentare un ponte per accostare due mondi generazionali ed è, altresì, l’occasione per creare ulteriore value intorno al Servizio Sanitario Nazionale e contribuire, a partire dai giovani, allo sviluppo di quel senso civico, necessario a sostenere quella che ad oggi è la più alta garanzia a presidio del diritto universale alla Salute sussistente nella nostra Democrazia”. “Temi impegnativi – rileva Cipolla – ma che se illustrati con approcci chiari e semplici, possono stimolare il senso di responsabilità al rispetto della propria vita e di quella altrui e facilitare la diffusione di modelli sociali inclusivi in modo da lasciare presagire, grazie alla sensibilità di risposta delle giovani generazioni, un innalzamento dell’attenzione solidaristica al benessere collettivo, abbassando anche la tendenza a comportamenti autodistruttivi, come ad esempio, l’abitudine al consumo eccessivo di alcool, fumo e la tendenza alla cattiva alimentazione”. Il direttore dell’UOC di Cardiologia, Ignazio Maria Smecca richiama inoltre l’attenzione su due aspetti fondamentali. “Il primo è che, nonostante le campagne educazionali e la diffusione dei corsi di RCP (rianimazione cardiopolmonare), meno del 40% dei soggetti che va incontro ad arresto cardiaco viene sottoposto a massaggio cardiaco (MCE) e solo nel 12% viene utilizzato un defibrillatore. Il secondo aspetto, altrettanto rilevante, è che la cultura della prevenzione cardiovascolare comporta una ridotta incidenza di patologie particolarmente rilevanti, spesso oggetto delle campagne educazionali nazionali, quali lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale, che sono causa di un incremento significativo della mortalità per malattie cardiovascolari”. Basti pensare che, solo lo scompenso cardiaco colpisce circa 15 milioni di persone in Europa e ogni anno si calcolano 5 nuovi casi ogni mille abitanti. La fibrillazione atriale registra, solo in Italia, circa 120 mila nuovi casi all’anno. Più in generale, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte nel mondo occidentale e nel nostro Paese. Una percentuale significativa degli italiani ha almeno tre fattori di rischio, nonostante sia possibile evitare l’80% dei decessi dovuti a tali patologie ( di cui le più frequenti sono infarto del miocardio e ictus cerebrale ) con la prevenzione, ovvero agendo sui fattori di rischio cardio – metabolici modificabili (fonte dati ISS al 2024). L’attività formativa ha visto il contributo anche dei cardiologi dell’ARNAS di Palermo, Francesca Scordato, responsabile del’ambulatorio di insufficienza cardiaca e cardiomiopatie, che si è soffermata sulla correlazione tra droghe e malattie cardiovascolari e di Giuseppe Cirrincione, responsabile dell’Unità Operativa Semplice (UOS) di Emodinamica. L’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli vanta una lunga esperienza in tale campo assistenziale e professionisti di elevato livello in ambito di Cardiologia Clinica e di Cardiologia Interventistica (Emodinamica ed Elettrofisiologia). Sul punto, la fotografia scattata da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) sul programma nazionale esiti 2023 (PNE), nel contesto dell’attività dei laboratori di Emodinamica, attesta all’azienda palermitana un’elevata perfomance nell’esecuzione tempestiva (secondo gli standard indicati dalle società scientifiche) della PCI (angioplastica primaria), ovvero la procedura di cardiologia interventistica di prima scelta in caso di Infarto Miocardico Acuto (IMA). Patologia rispetto alla quale l’azienda è peraltro centro Hub per la relativa Rete Siciliana – tempo dipendente. Gli studenti sono stati accompagnati dai professori Alessandra Sgroi e Salvo Intravaglia (nella foto insieme ai dr. Smecca, Cirrincione, Dispensa, Scordato e al direttore sanitario).

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