Make every second count

TikTok, cattura subdolamente l'interesse degli spettatori, trascinandoli in un processo di inquietante dipendenza

Il processo con cui TikTok conquista l’interesse è subdolo e non immediato. Una delle prime sensazioni che ho avuto da spettatore di TikTok, a parte la domanda «ma che xxxx sto guardando?», è stata una forma di inquietudine per le giovanissime ragazze dei video. Mi sono subito chiesto se a farmi percepire certe scenette come inadeguate e potenzialmente sexy fosse soltanto la malizia del mio sguardo di adulto. Un’altra sensazione è stato il dejà vu. Avevo già visto dei video così, su un’altra app che si chiamava Musical.ly. Lanciata nel 2014 – sede a Shanghai e ufficio a Santa Monica – Musical.ly permetteva agli utenti di creare video e scegliere le tracce audio per accompagnarli, utilizzare diverse opzioni di velocità (time-lapse, veloce, normale, rallentatore, epic) e aggiungere filtri ed effetti. Se mi è sembrata uguale a TikTok è perché, in effetti, lo era: nel 2017 Bytedance ha pensato bene di acquistarla e combinare le due app. Le cifre da record raggiunte dalla fusione hanno però portato a galla alcuni problemi: molti genitori hanno provato la mia stessa inquietudine e riempito l’app di reclami; molte delle quasi-bambine che sculettano e cantano allegramente nello schermo hanno poco più di dieci anni.

Così per risolvere il problema la Federal Trade Commission ha stabilito che TikTok dovrà pagare 5,7 milioni di dollari, la più alta sanzione civile mai data nella storia, perché ha raccolto senza il consenso dei genitori dati di minori di 13 anni, ed inoltre dovrà cancellare tutti i video dei minori dall’app, purtroppo la sanzione arriva troppo tardi, perché il germe “TikTok” è già divenuto virale.

Questa app trasforma così il modo in cui comunichiamo e come usiamo i nostri smartphone, ad esempio il ruolo degli hashtag, è quello di organizzare ed indentificare “sfide” o battute o altri formati che si ripetono. Gli utilizzatori sono spronati a scatenare la loro creatività con interazioni con altri utenti, attraverso video di “duetti”, sfida, o risposta: infatti ogni video può essere ripubblicato aggiungendo qualcosa in uno schema che potrebbe potenzialmente essere infinito

Il motivo per cui le persone trascorrono ore su TikTok è anche per la sua semplicità, TikTok mostra una serie di video a caso e grazie ad una intelligenza artificiale scandaglia continuamente e prende nota delle preferenze, così da poter ogni giorno inviare notifiche, e creare gruppi in continua trasformazione. Sinceramente il nuovo e rivoluzionario modo di creare following è affascinante quanto inquietante, così come Snapchat che ha modificato altri social network, prima o poi ognuno di noi, anche solo per curiosità, cadrà nella “rete” di TikTok.

Make every second count, ovvero Fai che ogni secondo conti, è lo slogan dell’app, che sembra chiederci di rendere ogni secondo unico incollando gli utenti allo schermo e creando una sorta di dipendenza.

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