“Punto di contatto” la mostra personale di Gisella Chaudry. Alla Galleria Raffaella De Chirico a Milano

caos primordiale: linee movimento ..Le opere diventano immagini, simboli e luoghi dell’impermanenza e la costante che le accomuna è la sensazione di uno stato transitorio e mutabile

Artista: Gisella Chaudry | Titolo: Punto di contatto
Data di inaugurazione: sabato 23 ottobre, dalle ore 15 alle 21.30
Durata: dal 23 ottobre al 19 novembre 2021
Orari di visita: dal martedì al venerdì, dalle ore 15 alle 19
Sede: Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, Via Carlo Farini 2, 3°cortile interno, 20154, Milano – Telefono: +39 3928972581 
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PUNTO DI CONTATTO” DI GISELLA CHAUDRY

La personale Punto di contatto di Gisella Chaudry (Palermo, 1989) presentata nello spazio milanese della Galleria Raffaella De Chirico indaga le connessioni, precisamente i punti di contatto, tra mobile e immobile, tra pieno e vuoto, tra positivo e negativo.

Nella ricerca artistica di Gisella Chaudy l’elemento del Punto e quello della Linea sono primari e su questi si fonda il disegno che sta alla base di ogni suo progetto. Sono antenati della forma, nascono nell’astrazione, ma in relazione all’ordine acquisiscono un peso specifico e mutano in concretezza. Queste due unità elementari sono presenze immobili e immutabili nel tempo, sono archetipi e hanno una valenza simbolica che trascende la normale lettura del mondo, portando l’attenzione in una dimensione atavica.

LE OPERE

In Punto di contatto T la monocromia scura richiama infatti un’idea di caos primordiale: l’immagine è impattante e magnetica agli occhi dello spettatore, mentre le grosse dimensioni circolari e la ripetizione craterica causano un gioco ottico per il quale le parti che compongono l’opera sembrano in movimento.

Invero, Movimento ed Energia, nell’indagine artistica di Gisella Chaudry, in maniera complementare alla “materia prima” del Punto e della Linea, definiscono e animano l’esistenza delle cose materiali e immateriali. Sono i motori che scandiscono il ritmo della vita, specialmente nella società attuale in cui la velocità sembra essere diventata una resistenza ed un’ossessione in sfida con la caducità dell’esistenza. In Paesaggi una linea nera attraversa il bianco crepato di piccole tele in sequenza, è un passaggio fulmineo ed effimero. Le opere diventano immagini, simboli e luoghi dell’impermanenza e la costante che le accomuna è la sensazione di uno stato transitorio e mutabile

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