Erano oltre cinquanta gli esorcisti provenienti da tutte le diocesi della Sicilia che si sono dati appuntamento nell’Istituto dei Padri passioni a Mascalucia in provincia di Catania.
E’ ormai un appuntamento fondamentale per la formazione e il confronto reciproco “Abbiamo bisogno di formarci, di aggiornarci, come si fa in tutti gli altri campi, per evitare errori nella pastorale esorcistica” tiene a precisare fra Benigno Palilla, responsabile della formazione degli esorcisti isolani e membro dell’AIE, l’associazione che li raggruppa a livello mondiale.
Il tema di quest’anno, è il 18° incontro (1-4 marzo 2023) che fanno gli esorcisti siciliani, è stato “In terra di Sicilia Aleister Crowley: presenza inquietante”, a trattarlo Padre Francesco Bamonte presidente dell’AIE. Presenti all’incontro anche quattro vescovi, diaconi e una decina di laici impegnati a vario titolo nelle equipe di pastorale esorcistica.
Durante i tre giorni di lavoro: studio, approfondimenti, testimonianze e momenti di preghiera.
Aleister Crowley, scrittore, pensatore, occultista britannico ritenuto personaggio chiave nella storia dell’esoterismo moderno che, negli anni ’20, soggiornò a Cefalù insieme ai suoi adepti.
“La sua opera ha condizionato la nostra società: vogliamo analizzare la situazione attuale – spiega ancora fra Benigno – e comprendere come difenderci“.
Da oltre 18 anni e fino ad ora, la formazione degli esorcisti era affidata all’Istituto di formazione “Giovanni Paolo II” della Conferenza episcopale siciliana. Da quest’anno lo stesso istituto è diventato un ufficio della Segreteria pastorale della CESi: il Servizio regionale di Pastorale esorcistica.
“Non si tratta di una formalità – spiega fra Benigno –, ma è l’attestazione di una attenzione particolare per chi soffre a causa dell’azione straordinaria del maligno e per chi è impegnato nell’accompagnamento verso la liberazione“.